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Due etti di droga in un pacco nel carcere di Secondigliano, gli agenti fermano una donna

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SECONDIGLIANO – Un nuovo tentativo di introdurre droga nel carcere di Secondigliano è stato sventato grazie ai controlli effettuati dal personale di Polizia Penitenziaria. Lo riferiscono i dirigenti sindacali del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Raffale Munno e Donato Vaia.


“Ennesima brillante operazione – si legge in una nota – messa a segno dalla Polizia Penitenziaria del comando di Secondigliano, condotto dal comandante I° Dirigente del Corpo G.L. Colella, che opera nell’azione di contrasto all’introduzione di telefonini cellulari nonché allo spaccio di sostanze stupefacenti nel penitenziario. Ieri, gli uomini assegnati al settore che si occupa del controllo pacchi postali hanno rinvenuto un quantitativo di droga (circa 200 grammi) abilmente occultata in un pacco diretto a un detenuto dalla propria convivente. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e posta nella disponibilità dell’autorità giudiziaria competente. Una donna è stata fermata. Questo ritrovamento di stupefacenti – concludono i sindacalisti – inquieta non poco. Le droghe possono senz’altro minare l’ordine e la sicurezza del carcere, oltre a favorire le dinamiche criminose nel penitenziario”.
Tiziana Guacci, segretario regionale del Sappe, rivolge il plauso del sindacato “al personale di Polizia Penitenziaria di Secondigliano per la brillante operazione e auspica in un riconoscimento formale allo stesso da parte della Amministrazione Penitenziaria per la professionalità dimostrata in tale operazione”.

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