Dotare i robot di percezione umana, il progetto di Luca Carlone prof salernitano dell’Mit

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SALERNO – Dotare i robot di una percezione quasi ‘umana’ dell’ambiente circostante, in modo da farli interagire con cose e persone in maniera più fluida e naturale: è il progetto a cui sta lavorando l’ingegnere italiano Luca Carlone al Massachusetts Institute of Technology, dove ricopre la carica di professore associato presso il Dipartimento di Aeronautica e Astronautica.


Nato e cresciuto vicino Salerno, Carlone ha conseguito i suoi studi universitari in meccatronica e ingegneria dell’automazione tra il Politecnico di Torino e quello di Milano. Dopo aver superato un problema di salute che gli stava compromettendo la vista, è volato negli Stati Uniti per occuparsi di visione artificiale al Georgia Tech. Nel 2015 è approdato al Mit come post-doc, dove in pochi anni è diventato ricercatore, poi assistente e infine professore associato.
Insieme al suo gruppo di ricerca si occupa di migliorare la percezione dei robot, un’abilità più complessa della semplice rilevazione dell’ambiente circostante. “La percezione è un grosso collo di bottiglia verso la realizzazione di robot che ci possano aiutare nel mondo reale”, afferma Carlone. “Se riuscissimo ad aggiungere elementi di cognizione e ragionamento alla percezione dei robot, credo che potrebbero fare molto bene”. Per raggiungere questo obiettivo, Carlone e i suoi collaboratori stanno sviluppando nuovi algoritmi utilizzando tecniche di apprendimento profondo (deep learning) e modelli linguistici di grandi dimensioni.