NAPOLI – “Morire così giovani e in questo modo mi provoca una ferita profonda nell’animo”. A dirlo, il questore di Napoli Maurizio Agricola, dopo la morte di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso da uno sparo in testa forse per un gioco finito male.
“Una scarpa, un motorino, un parcheggio, altri futili motivi: siamo di fronte a una sconcertante banalità del male nelle fasce più giovani”, sottolinea il questore nell’intervista rilasciata a Repubblica – . Qual è il ruolo della camorra in quello che sta accadendo ai ragazzi di Napoli? “Se si gira armati, se si spara per un nonnulla, è evidente che è radicata una mentalità camorristica e una metodologia di azione criminale camorristica. In questo senso c’entra”.
Per Agricola, “tutto è migliorabile e lavoreremo con la prefettura su come rendere più efficaci prevenzione e repressione anche se su questo punto vorrei non sfuggisse la capacità di risposta delle forze dell’ordine: gran parte dei delitti compiuti sono stati risolti rapidamente, segno che la conoscenza del territorio è profonda da parte degli investigatori. Ma da soli non possiamo farcela, occorre una azione multidisciplinare”, afferma. Poi aggiunge: “Purtroppo è facile trovare armi anche nel dark web, come ha spiegato di recente il procuratore, Nicola Gratteri“.