CASERTA/SANTA MARIA CAPUA VETERE – Fuori dalla Lega, fuori dalla maggioranza consiliare e, ora, anche fuori dalla commissione Urbanistica del Comune di Santa Maria Capua Vetere.
All’ex carabiniere Gaetano Di Monaco prestatosi al gioco di Giorgio Magliocca, la scelta dell’ex presidente della Provincia di Caserta di nominarlo vicepresidente dell’ente, defenestrando Marcello De Rosa, non ha certo portato fortuna.
Prima la Lega, con il coordinatore regionale Gianpiero Zinzi che, a poche ore dal decreto di nomina di Magliocca, lo cacciava via dal partito, sostenendo che “chiunque appoggi o anche solo pensi di condividere la gestione Magliocca è fuori dalla Lega”. Alla presa di posizione del parlamentare, seguiva la decisione del sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra che, cadendo dal pero, sosteneva di non aver mai saputo che Di Monaco, parte della sua maggioranza consiliare, fosse un tesserato della Lega. Per questa ragione Mirra lo “metteva fuori” dalla sua maggioranza e ieri, con un nuovo atto, sempre Mirra gli ha anche tolto la presidenza della commissione Urbanistica.
Per Di Monaco, quindi, quella che sulle prime era sembrava una promozione, si è rivelata una patata bollente. Non è più vicepresidente della Provincia, non fa più parte della Lega né della maggioranza consiliare della città del Foro ed ora non è più a capo dell’importante commissione Urbanistica.
Non gli resta che attendere, a questo punto, il 18 dicembre, quando il Tar discuterà il controricorso promosso dalla Provincia contro il provvedimento che ha riportato Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna, nuovamente alla guida dell’ente di via Lubich. (Nella foto Gaetano Di Monaco, Giorgio Magliocca e Salvatore Mastroianni)