Detenuto si impicca in cella ad Ariano irpino, allarme del sindacato sulle strutture carcerarie

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Ariano irpino. Si è impiccato in cella il detenuto che pochi giorni fa ha aggredito quattro agenti penitenziari con una spranga di ferro dopo aver dato fuoco ad un materasso ad Ariano irpino. L’uomo di origini nigeriane era detenuto per violazione della legge sull’immigrazione clandestina.

Salgono così a settantuno i detenuti che si sono suicidati nelle carceri italiane, oltre a sette agenti penitenziari che si sono anch’essi tolti la vita dall’inizio dell’anno. Pochi giorni fa un detenuto del carcere di Avellino è stato salvato in tempo dagli agenti penitenziari. Il segretario generale della Uilpa lancia l’ennesimo grido d’allarme sullo stato di inadeguatezza degli istituti penitenziari: strutture fatiscenti, disorganizzazione, equipaggiamenti approssimativi, quindicimila detenuti in più rispetto al livello di ricettività delle strutture penitenziarie e diciottomila agenti in meno rispetto alle reali esigenze. Il sindacalista ha invocato misure adeguate per risolvere il problema della densità detentiva e una maggiore assistenza sanitaria e psichiatrica. In tal senso il segretario della Uilpa si è chiesto che fine abbia fatto il decreto carceri voluto dal Ministro Nordio. Proprio ieri la Uilpa e il sindacato autonomo locali hanno chiesto un incontro con il prefetto di Avellino e hanno preannunciato un sit in di protesta davanti alla Regione.