CASERTA – Dentro la giustizia, il racconto di un maxiprocesso alla camorra del clan dei casalesi, secondo solo a quello istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino contro la mafia siciliana, dopo aver riscosso – in anteprima – grande interesse alla recente edizione del Frankfurter Buchmesse, il 15 di novembre torna sugli scaffali delle librerie italiane.
Pubblicato nel 2011 dalla casa editrice L’Ancora del Mediterraneo e non più disponibile, Terra Somnia Editore lo ripubblica e, con una approfondita analisi storica e attuale sulla camorra del sociologo dei fenomeni mafiosi, Isaia Sales, lo riporta all’attenzione dei lettori. «Un testo di straordinaria importanza, che racconta un pezzo importante della nostra storia, non solo giudiziaria, non poteva rimanere chiuso negli archivi di un Tribunale», dice Paolo Miggiano, direttore editoriale della casa editrice. «Ed è per questo che con l’autore, uno dei più validi magistrati che il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere prima e della Suprema Corte di Cassazione poi, abbiamo pensato di ripubblicarlo, inserendolo nella collana Strade, che è la collana della legalità, dedicata all’agente della Polizia di Stato Antonio Montinaro». A metà tra il racconto autobiografico e la narrazione storica, Dentro la Giustizia è il resoconto di un’esperienza unica. Raffaello Magi, estensore della sentenza del maxi-processo Spartacus, racconta i momenti più intimi, le attese, le speranze e il metodo di lavoro seguito negli anni di celebrazione del processo. La provincia di Caserta e l’intera regione Campania furono attraversate tra gli anni ’80 e ’90 dal più imponente fenomeno criminale post-bellico che si ricordi. Un radicamento sociale della criminalità organizzata senza precedenti, per certi versi analogo a quello vissuto in Sicilia con l’organizzazione mafiosa Cosa Nostra, come spiega il professor Isaia Sales nelle pagine di introduzione. Nel libro si intrecciano storia personale dell’autore e spaccati di storia giudiziaria con grande tensione morale. Raffaello Magi è nato a Napoli nel 1963 ed è cresciuto nella sua città di origine. Esercita le funzioni di magistrato dal 1993. Come giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere si è occupato di processi alla criminalità organizzata ed è stato estensore della sentenza Spartacus e non solo. Ha vissuto per dieci anni sotto scorta. Dal 2013 è Consigliere della Corte di Cassazione. È stato membro di Commissioni ministeriali di studio per la riforma del processo penale e del sistema penitenziario, docente presso la Scuola Superiore della Magistratura, componente del Gruppo di attuazione di un Protocollo di scambio tra la Corte di Cassazione italiana e la Corte europea dei Diritti dell’Uomo.
Vincenzo Carbone