Da Torino a Napoli, Wisteria Furibonda e il Nuovo Abitare: l’amore cyborg fra una pianta e un’IA per combattere il cambiamento climatico

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Come avere a che fare con il cambiamento climatico? Come possiamo unirci, immaginando nuove alleanze con il resto della biosfera sviluppando nuovi tipi di sensibilità, solidarietà e collaborazioni? Che ruolo può assumere l’arte in tutto questo? Wisteria Furibonda è la  nuova versione di Antitesi: la storia d’amore fra una pianta e una intelligenza artificiale, che si uniscono per combattere il cambiamento climatico a fianco degli umani dando vita ad un nuovo organismo cibernetico.  L’opera, ideata dagli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico e prodotta dal centro di ricerca HER: She Loves Data, è l’ospite d’onore di Flower Power: manifestazione dedicata ai diritti delle piante, all’interno del progetto “I Venti dell’Ambiente”. 

L’opera sarà visitabile in anteprima presso il Polo del ‘900 nei giorni del 15 e del 16 giugno e sarà acquisita dall’Università Federico II di Napoli.  Antitesi è un concept degli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, ed è stato finanziato dal centro di ricerca HER alla fine del 2018: l’installazione artistica è la prima opera datapoietica dedicata al cambiamento climatico, esposta in occasione del festival di quartiere di arte, dati e intelligenza artificiale “HER: she loves San Lorenzo” (Winter Edition 2018, Roma). Il progetto, attualmente allo stadio di prototipo, prevede la realizzazione di un kit open source che consentirà di trasformare ogni pianta – dentro un appartamento, un condominio, un orto urbano, un giardino botanico, una coltivazione o un bosco – in una nuova Antitesi connessa alle altre. Il kit include il fatto che ogni antitesi si trasforma in un hotspot wifi al quale le persone possono connettersi liberamente per raccogliere i dati, guardare le visualizzazioni, chattare e connettersi con gli altri: un’infrastruttura sociale ubiqua basata sulle piante. Il nuovo organismo porta così avanti la sua azione planetaria sul cambiamento climatico, coinvolgendo aziende, centri di ricerca, istituzioni e cittadini. Una nuova alleanza fra entità umane e non umane per acquisire nuove sensibilità e strategie di azione di fronte all’emergenza climatica.

Il 2021 per Antitesi è l’anno della rinascita. Mentre l’Europa mette al centro della sua agenda la digital transformation e la transizione green, l’opera è ospite d’onore della manifestazione Flower Power, e si presenta al pubblico al pubblico nella sua nuova versione. Dalla puntuta agave del 2018 nasce Wisteria Furibonda: il glicine rampicante del 2021 – una Wisteria Floribunda royal purple, scelta per le sue particolari caratteristiche di fioritura – è arrabbiatissimo la situazione planetaria e ha trovato nuovi alleati. Il Polo del ‘900 è infatti l’inizio di un viaggio che da Torino porterà l’opera a Napoli, la sua nuova città di adozione in cui Antitesi pianterà radici. La direzione è l’Università Federico II di Napoli, presso il nuovo Polo Tecnologico di San Giovanni a Teduccio, dove ad accoglierla e a prendersene cura saranno i laboratori di Rural Hack del programma di Ricerca/azione Societing 4.0. In questo luogo simbolico della rinascita, Antitesi sarà il centro stella di attività di ricerca, comunicazione, fundraising stabilendo nuove alleanze nella lotta al cambiamento climatico fra cittadini, ricercatori, studenti, artisti, istituzioni e aziende, in città e nel mondo.

“La coppia non è mai la semplice somma delle parti, ma una identità con le sue logiche, una volontà, una storia. L’unione di questi due amanti contemporanei è un nuovo organismo cibernetico che per proteggere il suo amore minacciato dal cambiamento climatico, scende in campo creando alleanze inattese fra algoritmi, imprese, università, cittadini e piante. Il 15 e 16 giugno, siamo felici di invitarvi a scoprire questa storia d’amore, piante e algoritmi al Polo del ‘900, e di raccontare la nuova vita del progetto a Napoli“, dichiarano Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, artisti e autori dell’opera.

“La nuova casa di Antitesi saranno i laboratori di Rural Hack del SocietingLAB, nel nuovo Polo Tecnologico di S. Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II di Napoli. Un luogo simbolico della rinascita della città, in un quartiere complesso e bellissimo, dove Wisteria Furibonda potrà crescere arrampicandosi intorno al rudere di una ciminiera: il segno un passato ex-industriale, di ferite da rimarginare. A prendersene cura saranno i ricercatori del laboratorio, gli studenti, i ricercatori, i tesisti e tutto il quartiere, facendo di questa opera d’arte un nuovo hub per far dialogare la ricerca e la società. Noi e tutta l’Università siamo orgogliosi di questa prima e importante acquisizione, che segna un passaggio fondamentale di metodo, speranza e cultura dell’innovazione”, dichiara Alex Giordano, dir. scientifico del programma Societing 4.0/Rural Hack, Università Federico II di Napoli.

“Wisteria Furibonda rappresenta uno dei momenti clou di Venti dell’Ambiente: il progetto del Polo del ‘900 pensato per affrontare le sfide ambientali e climatiche. Per due giorni il Polo sarà un avamposto di sperimentazione artistica e civile dove scoprire un approccio alternativo che sensibilizza su un tema così cruciale per il nostro del tempo, nella direzione che riteniamo essenziale: la sostenibilità come dimensione globale frutto dell’interconnessione tra economia, società, ambiente e cultura”, dichiara Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900.