POMPEI – Nel santuario della Beata Vergine del Rosario si è tenuta oggi la tradizionale supplica a Maria. A precederla la messa celebrata dal nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, monsignor Petar Rajič che, nell’omelia, ha invitato ad unirsi spiritualmente al Papa, questo pomeriggio in preghiera a Santa Maria Maggiore perché nel mondo vengano meno conflitti e violenze.
Nel piazzale antistante al luogo di culto, migliaia i fedeli radunatisi, tra loro anche settanta pellegrini provenienti dalla diocesi ucraina di Lutsk – scrive Vatican News – che mercoledì scorso hanno preso parte a Roma alla liturgia eucaristica presieduta dal Papa per l’inizio della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi e durante la quale hanno avuto modo di soffermarsi per qualche minuto con il Pontefice. La preghiera del Rosario deve “spingere a mettere in pratica il comandamento dell’amore verso il prossimo”, com’è accaduto per Bartolo Longo, e a rivolgere l’attenzione “soprattutto ai più bisognosi”, ha rimarcato il presule, osservando che a Pompei “questo slancio di carità è visibile attraverso le molte opere di bene” pensate per quanti “si trovano in situazioni di vita difficili”. La chiamata “a mettere in pratica il comandamento dell’amore in gesti fattivi di carità” è per tutti, ha detto il nunzio, specialmente dei “più piccoli e fragili”. “Consapevoli di ricevere per primi da Maria e dal suo Figlio Gesù un amore infinito, impegniamoci ad essere ‘buoni Samaritani’ di coloro che Dio ci fa incontrare nel nostro cammino – ha concluso -, a farci prossimi con le parole e con le opere ad ogni persona che bussa alla porta del nostro cuore”.