FISCIANO – L’Università di Salerno questa mattina è tornata alla normalità, ma è una normalità apparente. I risvolti di quanto accaduto sabato pomeriggio sono ancora tangibili: le piazze, solitamente piene di vita, sono vuote.
Un 25enne è ancora in terapia intensiva all’ospedale Ruggi d’Aragona in gravi condizioni, un altro doveva essere operato questa mattina per ridurre la frattura al bacino, mentre un 20enne se la caverà con una prognosi di quaranta giorni. Un bilancio drammatico che si percepisce nell’ateneo. Qualche capannello di studenti si è formano intorno alle transenne che delimitano l’area – sotto sequestro – nella quale è precipitato il pino di circa 15 metri. Per chi arriva dal terminal dei bus o dai parcheggi che si trovano alle spalle della facoltà di Ingegneria è praticamente un percorso obbligato. Ma sono tanti gli studenti che si recano appositamente in quel punto per vedere da vicino gli effetti devastanti del crollo.
