L’arrivo di 17 milioni di dosi previsto per il mese di maggio potrebbe apportare una sensibile velocizzazione della campagna, che diventerà effettiva nel mese di giugno, quando arriveranno altri 30 milioni di vaccini. La somministrazione di massa, però, dipenderà sempre non soltanto dalle consegne ma anche dalla logistica.
Il programma in proiezione a livello nazionale, infatti, potrebbe poi subire rallentamenti o anticipazioni a livello regionale. a prudenza è obbligatoria, ma le previsioni della struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo, e confermate da quasi tutte le regioni, stimano che presto si aprirà la cosiddetta “fase in parallelo” una volta messa in sicurezza la fascia degli over 65. Dopodiché è possibile che si parta con la campagna di vaccinazione aziendale, aiutata dagli almeno 732 punti vaccinali che si aggiungeranno all’attuale rete e che dovrebbero coinvolgere tutte le grandi aziende che hanno già contattato la struttura commissariale e le regioni.
Sarà poi la volta degli italiani in categoria 4, ovvero i “cittadini che dispongono di un’esenzione per malattia cronica ossia affetti da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19”. Il piano di Figliuolo prevede il raggiungimento dell’immunità di gregge al 60% sia prevista a fine luglio e all’80% a settembre