La fine dell’anno scolastico si avvicina e il ministero dell’Istruzione è al lavoro con i sindacati della scuola per mettere a punto il protocollo di sicurezza in vista degli imminenti esami di maturità, che inizieranno il 16 giugno e quelli di terza media. Dai tamponi prima di entrare in aula alle seconde dosi di vaccino per il corpo docenti, ecco cosa è emerso dall’ultimo tavolo di confronto.
In linea di massima l’impianto del protocollo rimarrà quello dello scorso anno. Ci saranno però alcuni aggiornamenti. Sarà previsto solo l’uso di mascherine certificate e non di quelle di comunità, definite dal ministero della Salute come “misura igienica utile a ridurre la diffusione del coronavirus”, anche se “non considerate né dispositivi medici né dispositivi di protezione individuale” e “non soggette a particolari certificazioni”.
Gli impianti di aerazione e purificazione negli ambienti non sono ritenuti essenziali e per la sanificazione dei locali basterà l’ordinaria pulizia.
Negli scorsi mesi si è discusso a lungo sulla necessità o meno di sottoporre studenti e professori a tamponi, rapidi o salivari, prima di sostenere le prove di esame. Da quanto emerge dall’ultimo incontro tra sindacati e ministero dell’Istruzione, sembra che questa ipotesi sia stata accantonata.
Qualora fosse obbligatorio sottoporsi a tampone, bisognerebbe ripetere un test nelle varie fasi degli esami. Sarà sufficiente dunque l’isolamento tempestivo di chiunque presenti sintomi compatibili con l’infezione da coronavirus e il rispetto delle misure di prevenzione.
Altro tema caldo in vista delle prove di esame è quello delle seconde dosi di vaccino al corpo docente, considerato come una delle categorie a rischio e inserito nel piano vaccinale già da mesi a prescindere dall’età dei singoli insegnanti.