Da domani saranno 6 milioni e 850 mila gli alunni presenti a scuola sugli 8,5 milioni delle scuole statali e paritarie. Saranno perciò quasi un milione e 657mila quelli ancora a casa in DAD. Rimane per gli studenti il nodo dei trasporti e dei tamponi veloci.
Il governo ha trovato la sintesi mediando sulle varie anime all’interno della compagine governativa: gli aperturisti e i rigoristi. La decisione di Mario Draghi, però, non è esente da perplessità. Allo stato attuale, infatti, non sembrano esserci interventi decisi in tema di tamponi, tracciamento e trasporti pubblici, tre temi fondamentali per un ritorno in classe in piena sicurezza, anche se il premier in conferenza stampa ha dichiarato che il governo ha investito già oltre 300 milioni di euro per il potenziamento del sistema di trasporto pubblico locale.