Domani, come tutti i venerdì, il ministero della Salute assegnerà i “colori” pandemici alle varie Regioni che scatteranno da lunedì.
Dall’analisi dei numeri e della curva epidemiologica, sembra quasi certo il passaggio in zona gialla di Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria e Veneto. A queste, come detto, si aggiungono Trentino e Alto Adige. Il totale quindi sarebbe di ben 12 territori nella fascia di rischio basso.
La principale novità sarà la possibilità di spostamento, senza la necessità di carta (o pass) verde che certifichi vaccinazione, guarigione o tampone negativo. Resta invece il limite di un solo spostamento al giorno per andare a trovare parenti e amici tra le 5 e le 22 in massimo 4 persone, oltre ai minorenni.
In bilico la Toscana, i cui dati registrano miglioramenti. L’incidenza dei casi è attualmente a quota 187 e l’indice Rt dovrebbe essere sceso sotto l’1 (nel monitoraggio della scorsa settimana era a 1.01). Restano ancora al limite i ricoveri in ospedale, anche se sembra essere iniziata una fase di discesa.
Resterebbero invece in zona arancione Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia e Campania. Quest’ultima ha un’incidenza di 230 casi ogni 100mila abitanti e un indice Rt ancora vicino a 1, anche se ieri il rapporto positivi/tamponi è sceso sotto al 10% (9,2%).
Misure ancora di massima restrizione per Sardegna e Valle Aosta, che dovrebbero restare in zona rossa. Stesso discorso anche per la Puglia, che vede comunque ridursi l’incidenza dei casi (ieri era a 230 su 100mila abitanti).