Determinanti le prossime settimane per stabilire un aumento o una riduzione delle restrizioni, che includono anche la riapertura degli impianti sciistici e il blocco della mobilità tra le Regioni.
Elemento fondamentale di valutazione sarà l’indice di trasmissione del virus (Rt) che dovrà mantenersi sotto il valore di 1, che potrà segnare il passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Dati che peseranno anche sulla riapertura degli impianti sciistici che , allo stato attuale resta confermata. Su entrambe le questioni, l’Esecutivo prenderà una decisione alla luce di quanto il virus abbia rallentato o accelerato la sua corsa a livello nazionale. Resta il fatto che prima che entrasse in vigore l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, centri storici e zone di movida sono tornati a far parlare di sè. “Siamo nel pieno di questa pandemia, abbiamo una campagna vaccinale che deve funzionare – ha sottolineato il presidente del Cts, Agostino Miozzo – e se la curva schizza verso l’alto e ci mette in condizioni di stress sanitario, noi rischiamo di non avere i medici che sono necessari per la vaccinazione di massa, gli infermieri che sono indispensabili. Se gli ospedali torneranno a essere sotto stress come sono stati troppe volte negli ultimi mesi, noi questa campagna vaccinale rischiamo di non riuscirla a fare come vorremmo”.