“A fine 2022 il lungo recupero dell’economia italiana porterà alla completa chiusura del Gap generato con la crisi pandemica” (-0,3% rispetto a fine 2019) ma, avverte il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, commentando le stime di primavera del centro studi di via dell’Astronomia, “altri grandi paesi europei recupereranno prima, la Germania già a fine 2021”.
“Delle quattro principali incognite per la ripresa europea, due sono significativamente dipendenti dalle scelte politiche e dall’efficienza amministrativa dell’Unione e degli Stati europei”, rileva il leader degli industriali: “La rapidità del piano vaccinale, l’implementazione efficace e rapida del Next Generation Eu, e alcune cruciali scelte di politica finanziaria, quali l’allungamento dei prestiti bancari alle imprese e la riconsiderazione dei criteri di sostenibilità degli stessi, dipendono da decisioni europee e possono rilanciare i consumi, il turismo , gli investimenti pubblici e privati”. Servono “scelte di politica finanziaria”. E “la quarta incognita che si sta profilando: quella dei costi alti e della reperibilità scarsa di materie prime e semilavorati, richiede inoltre scelte di medio e lungo termine per la politica industriale e commerciale dell’Unione europea”.