Con la scarsità di dosi annunciate da Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna annuncia un taglio nelle consegne.
Durante la conferenza stampa settimanale, per fare il punto sull’epidemia in Italia Arcuri ha preteso che “i fornitori rispettino gli impegno che hanno sottoscritto” poichè “il vaccino non è una bibita o una merendina, è l’unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno”.
Arcuri afferma che “l’ammanco totale è di 300 mila dosi” , uno stop rispetto al 15 Gennaio che vedeva l’italia in pole position per la somministrazione dei vaccinni. I dati non mentono: dall’inizio dell’epidemia “un italiano ogni 23 si è contagiato. E’ grazie alle misure di contenimento che la curva resta stabile.” Il taglio del 20% delle dosi annunciato da Moderna spinge Arcuri a fissare un obiettivo strategico anche per l’Italia, ovvero “avere una rete di ricerca e sviluppo” migliore di quella precedente, in grado anche di arrivare a produrre “un livello accettabile di vaccini e farmaci idonei a contrastare il Covid”. L’Italia, ad ogni modo, continuerà a sostenere un’azione comune europea.