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Covid 19: ora il cane può riconoscere chi è positivo attraverso il sudore

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Si chiamano Lex, Roma e Harlock e sono i nuovi “segnalatori” di casi Covid19. Questo studio, portato avanti dal Campus Bio-medico, ha permesso di addestrare i cani per riconoscere un positivo solo attraverso il sudore.

Un risultato soddisfacente quello della ricerca avviata presso il drive in del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma. Un progetto che verrà realizzato per la prima volta al mondo su un campione statistico rilevante di oltre mille pazienti. L’obiettivo è quello di poter utilizzare le unità cinofile per effettuare lo screening rapido degli individui potenzialmente affetti da Covid-19, sintomatici e asintomatici, all’interno di grandi eventi, all’ingresso di cinema, stadi e ai varchi di imbarco degli aeroporti con diversi vantaggi: “la velocizzazione delle operazioni di accesso ai luoghi di aggregazione, l’abbassamento delle spese derivanti dall’utilizzo dei tamponi e una migliore organizzazione ed efficacia dei controlli” – spiega Massimo Ciccozzi, professore ordinario di Epidiemologia e Statistica del Policlinico universitario.

Stiamo addestrando i nostri cani a riconoscere la presenza del Covid-19 nei campioni raccolti presso il Covid Center – spiega Massimiliano Macera, amministratore delegato di Ngs – All’interno del container verranno sottoposte al cane alcune scatole all’interno delle quali ci saranno i campioni da processare. Per esercitarsi a sviluppare la sensibilità al virus il cane passa in rassegna le scatole metalliche e quando rileverà la presenza del Covid-19 lo segnalerà precisamente ma con discrezione e riceverà un premio.

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