TEVEROLA – Parziale conferma delle misure cautelari relative agli arresti per corruzione a Teverola. L’ottava sezione, collegio F, del tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza cautelare ai domiciliari per il consigliere comunale Pasquale De Floris, mentre restano ai domiciliari l’ex sindaco Tommaso Barbato, il consigliere comunale ed ex sindaco Biagio Lusini e l’ingegnere Gerardo Pitocchi.
Il Tribunale della libertà ha infatti annullato i capi di imputazione relativi alla corruzione per la Lottizzazione Schiavone e quello per la gara che doveva attribuire illecitamente il ruolo di capo ufficio tecnico ad Alessandro Pisani ed erano le uniche contestazioni fatte a De Floris, che quindi torna in libertà. I giudici hanno invece confermato le esigenze cautelari relative alla corruzione per i lavori di distruzione e ricostruzione, con ampliamento volumetrico di un edificio in via Fratelli Bandiera e all’ipotesi, riqualificata in corruzione per l’esercizio della funzione, relativa ai permessi di costruire rilasciati illecitamente all’ingegnere Pitocchi. Capi di imputazione che gravano sui due ex sindaci Barbato e Lusini e sull’ingegnere che restano ai domiciliari. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giovanni Cantelli, Alessandro Caputo, Maurizio Abate, Camillo Irace e Luigi Iannettone.
(Gmm)