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Corruzione a Teverola, in 7 dal gip. Dirigente si autosospende

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TEVEROLA – Come gli ex sindaci Biagio Lusini e Tommaso Barbato, anche gli altri indagati nell’inchiesta sui presunti episodi di corruzione legati all’Ufficio tecnico del Comune di Teverola, hanno deciso di non parlare e di presentare memorie difensive.

Volge al termine, dunque, la fase degli interrogatori del gip Daniele Grunieri del tribunale di Napoli Nord. L’unico che ancora non è stato ascoltato è Angelo Morra che sarà, però, interrogato il 22 ottobre prossimo.  

Ieri davanti al gip sono sfilati Teresa La Palomenta, Giovanni Miniero, Alessandro Pisani, Gennaro Pitocchi, Crescenzo Salve e Biagio Pezzella. Solo Miniero ha risposto direttamente alle domande del giudice, così come avevano già fatto Buonpane e Vargas.

Gli altri indagati, già sottoposti a interrogatorio, sono, appunto, Pasquale De Floris, Pasquale Buonpane, Davide Vargas (ex dirigente dell’Urbanistica di Teverola), Pasquale Schiavone, Massimiliano Schiavone e Nicolino Botti. Gli indagati sono accusati a vario titolo di avere favorito illegalmente alcuni imprenditori sotto pressioni politiche, in cambio di presunte mazzette.

L’inchiesta giudiziaria ha, ovviamente, avuto contraccolpi nell’amministrazione comunale retta dal sindaco Gennaro Caserta. A seguito dell’indagine, infatti, l’ex sindaco Barbato si è dimesso dal consiglio comunale così come Pasquale De Floris ha lasciato l’incarico di capogruppo di maggioranza, Buonpane, membro dell’opposizione, e l’assessore Pezzella hanno presentato le loro dimissioni.  

Effetto dell’inchiesta anche la sospensione dall’attività lavorativa di Massimiliano Schiavone, dirigente dell’area economico-finanziaria e del Personale. Schiavone ha deciso di ritirarsi fino alla conclusione del processo.  

Ricordiamo che la Procura di Napoli Nord ha chiesto l’arresto di Barbato, sindaco dal 2019 allo scorso giugno, di De Floris, ex capogruppo di maggioranza, di Pasquale Buonpane, assessore al tempo di Barbato e adesso esponente della minoranza, dell’ex sindaco Biagio Lusini, di Davide Vargas, ex-dirigente dell’Urbanistica di Teverola e già assessore a Trentola Ducenta, e di Pasquale Schiavone, 80enne di Teverola, storico titolare dei terreni dove è in corso l’imponente lottizzazione oggetto dell’inchiesta.

Nelle foto Tommaso Barbato e Biagio Lusini

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