MADDALONI – La tela più grande al mondo è in pericolo. Abbiamo incontrato il cav. Antonio Pagliaro, uomo di cultura, che ci ha aperto le porte del glorioso Convitto Nazionale Giordano Bruno e si è soffermato anche sulle altre meraviglie della città distribuite in oltre quaranta chiese.
Pagliaro sono anni che studia la tela più grande d’Italia che si trova nel salone monumentale del Convitto Nazionale Statale “G. Bruno”, ex Convento dei Frati Minori Conventuali, oggi meta di turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.
La tela oggi ha bisogno di essere protetta a causa di infiltrazioni di acqua dal tetto.
Pagliaro è un fiume in piena e sprizza cultura e amore da tutte le parti: “Personalmente – ci ha spiegato – da quando mi interesso delle vicende storiche del nostro glorioso e insigne Convitto Nazionale, mi capita di guidare e illustrare a vari gruppi, anche numerosi, come comitive di professori, maestri, scolaresche italiane e straniere, le sue bellezze artistiche, storiche, architettoniche e religiose”.
“Nella mattinata di sabato scorso, 21 dicembre, alle ore 9:15, su invito del rettore del Convitto Nazionale Statale “G. Bruno”, prof. Rocco Gervasio, ho avuto il piacere di guidare, per una visita della Grande Tela, una decina di persone provenienti dalle città di Benevento e Bari”.
I graditi ospiti-visitatori, delegazione delle benemerite associazioni ENDAS (Ente Nazionale di Azione Sociale e sportiva) provinciale di Benevento e Anas (Associazione Nazionale di Azione Sociale) Regionale Puglia, sono stati accompagnati dai rispettivi presidenti Vincenzo D’Onofrio e Luigi Favia.
“Dopo il benvenuto e le presentazioni di rito, ho illustrato ai visitatori l’importante funzione educativa che svolge il Convitto Nazionale “G. Bruno”, presente sul territorio maddalonese da più di due secoli (1807) e delle sue eccellenti scuole annesse: Primaria, Secondaria di I grado, Liceo Classico e Classico Europeo.
L’interessante visita ha riguardato tutte le ricchezze che fanno parte dell’immenso patrimonio storico artistico custodite nel nostro antico Convitto Nazionale: il chiostro settecentesco con il magnifico pozzo e l’albero miracoloso (cedrangolo) piantato nel 1220 proprio dal santo poverello di Assisi; la lunetta di San Francesco, unico esemplare rimasto dei trenta affreschi dipinti da Andreas De Antonio nel 1599; le lapidi del patriota e letterato Luigi Settembrini (1884) e del filosofo di fama europea professore Francesco Fiorentino (1886); il busto di Giordano Bruno, magnifica scultura in marmo del prof. Severino Castorani (1889); lo scalone monumentale sul cui pianerottolo ci sono i dipinti a secco di Giuseppe Funaro (1757) raffiguranti San Gioacchino, La fuga in Egitto della Sacra Famiglia e Sant’Anna.
L’attenta comitiva, una volta giunta all’ingresso del Grande Salone, ha ammirato con stupore e meraviglia la Grande Tela, che copre il lungo soffitto, realizzata dai fratelli Giovanni e Giuseppe Funaro nel 1756 e che è considerata la più grande al mondo con i suoi 820 mq di arte, religione e architettura. Essa nei tre grandi medaglioni, raffigura: la Beata Vergine Maria Immacolata Concezione venerata dalla SS. Trinità, San Francesco d’Assisi mentre riceve le stimmate dallo Spirito Santo e Sant’Antonio da Padova nel momento in cui “vede” il Bambino Gesù, il tutto celebra il Trionfo della Religione sull’Eresia.
Dopo la visita della Grande Tela, a richiesta di diversi componenti il gruppo, ho illustrato anche le meravigliose bellezze della chiesa di San Francesco d’Assisi e della vicina e stupenda Congrega laica dell’Immacolata Concezione, considerata da tutti un autentico gioiello bisognoso di attente cure. Per la cronaca, il gruppo ha visitato anche il meraviglioso Museo Archeologico di Calatia e i maestosi Ponti dell’Acquedotto Carolino.
A seguire, i suddetti presidenti dell’Endas provinciale di Benevento, Vincenzo D’Onofrio, e dell’Anas Regione Puglia, Luigi Favia, hanno voluto ringraziare con una bella lettera “la cortese disponibilità” del Rettore del Convitto Nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, prof. Rocco Gervasio, e la mia persona “che ci ha fatto da guida per la gradevole visita e fatto ammirare la famosa tela” con la speranza che con l’arrivo di giornate meno fredde, si possano organizzare delle visite più numerose, con la speranza che chi di dovere intervenga al più presto per un recupero completo del tetto, affinché si scongiuri ogni pericolo di infiltrazioni”. (Carlo Pace)
(In foto la Grande Tela del convitto Giordano Bruno di Maddaloni e, a destra, Antonio Pagliaro)