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Controlli su sette aziende del Casertano: 21 dipendenti su 26 a nero, anche un minorenne

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 SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ventuno lavoratori su ventisei, tra cui un minorenne, occupati “a nero”, sono stati scoperti durante i controlli straordinari effettuati nel Casertano dagli Ispettori del Lavoro di Caserta e Napoli con i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (ndr Nil).

I controlli sono continuati per quattro giorni, dall’1 al 4 aprile scorsi, e i risultati sono stati resi noti oggi al termine delle verifiche sulle sette aziende ispezionate, situate nei comuni di Falciano del Massico, Calvi Risorta, Santa Maria Capua Vetere e Cancello e Arnone; cinque sono attive nella raccolta e piantumazione di ortaggi, due sono allevamenti bufalini.
L’attività di vigilanza è stata coordinata dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta e disposta nell’ambito del progetto A.L.T. Caporalato D.U.E., finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie. Durante i controlli, cui hanno preso parte I mediatori dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Sono state verificate le posizioni di 26 lavoratori, dodici dei quali extracomunitari; è emerso che l’80,% era privo di qualsiasi tutela contrattuale e assicurativa. Sono state inoltre accertate 12 violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro; per quattro delle sette aziende controllate è così scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero. Sono state poi contestate sanzioni amministrative per 85000 euro, oltre al recupero dei contributi previdenziali evasi.

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