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Confesercenti/Assoturismo Campania: “800 mln persi nel 2020. Servono tamponi rapidi per attrarre turisti e non per mandarli all’estero”

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Si è svolto un importante summit con la partecipazione dei rappresentanti delle varie categorie del settore turistico della Campania. L’iniziativa fortemente voluta da Confesercenti Campania ha messo in luce sia le perdite a causa della pandemia che le soluzioni per rilanciare il comparto. Nell’occasione sono stati nominati anche i tre nuovi coordinatori di Confesercenti/Assoturismo Campania: si tratta di Marco Bottiglieri, di Roberto Pagnotta e di Gennaro Lametta.

Abbiamo ristrutturato la “verticale” del mondo del turismo – spiega Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania – un settore fondamentale per lo sviluppo della nostra economia. Basti pensare che nel 2020 solo in Campania sono stati persi 800 milioni di euro di fatturato. Vogliamo rilanciare questo settore di concerto con le Istituzioni, proponendoci di supporto, in virtù della nostra esperienza sul campo, e non in rottura. Certo è inspiegabile che vengano utilizzati i tamponi rapidi per consentire agli italiani di andare in vacanza all’estero piuttosto che impiegarli per dare linfa al nostro turismo. Quando ci sono queste decisioni non capisco se l’attuale Governo gioca con la nostra squadra o per i nostri avversari. Dobbiamo riscrivere – dice Schiavo – quella che dovrà essere una nuova economia. Sul tavolo ci sono tante proposte che verranno girate alla politica regionale e dei vari comuni della Campania: la lotta all’abusivismo, specie nel settore trasporti e delle guide, e al Covid.

Per rendere la nostra regione sicura servono tamponi rapidi ai turisti, vaccini agli imprenditori e ai lavoratori del settore. E non solo: occorre destagionalizzare il turismo: con quasi 500 km di costa, con un patrimonio immenso di arte, cultura, storia, archeologia, con i nostri inimitabili paesaggi, con la gastronomia, con la concentrazione di terme più alta e importante d’Italia, non è possibile ridurre il turismo a 4 mesi. Il mondo che va in vacanza anche nei restanti periodi dell’anno deve trovare nella Campania un porto sicuro, aumentando allo stesso tempo la professionalità della ricettività e la qualità dei servizi”.

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