Gli assembramenti, le strade chiuse e le transenne non fermano gli italiani, nonostante l’appello dell’Iss di “restare a casa” Alla vigilia delle nuove regioni arancio, tra cui Campania, Emilia-Romagna e Molise, che si aggiungono a Abruzzo, Liguria, Toscana, Umbria, Trento e Bolzano, continua a registrarsi la mancata ottemperanza alle normative anti-Covid.
Le Regioni chiedono “elasticità” al governo, con parametri più oggettivi e anche alla possibilità di indenizzi immediati alle singole categorie, senza però perdere di vista l’aumento dei contagi.
Come sottolineato il presidente della conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini, “è necessario che i provvedimenti restrittivi regionali siano adottati con l’intesa del ministro della Salute”. Dissensi sulla possibilità di una Italia tutta arancione, ma accordo unanime su misure rese note con “congruo anticipo e tempestività dai cittadini e dalle imprese”.
L’intenzione, visti i dati, è quella di prorogare il blocco almeno fino la 5 Marzo quando scade il dpcm attuale che norma le misure anti Covid, che qualcuno vorrebbe alleggerire. Sul tavolo la richiesta di consentire la ristorazione anche serale in fascia gialla.