Cartello di imprese per gli appalti del verde pubblico, scattano gli arresti

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CASERTA – Arresti domiciliari per il dirigente comunale Franco Biondi e obbligo di firma per il fratello Giulio Biondi. Nove, in totale, i provvedimenti cautelari eseguiti stamattina dai carabinieri del nucleo Investigativo di Caserta, emessi su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di tecnici appartenenti alla pubblica amministrazione e imprenditori operanti nei Comuni di Caserta e di San Nicola la Strada.

È appena terminata la conferenza stampa del Procuratore Capo, dott. Pierpaolo Bruni, del Procuratore aggiunto Carmine Renzulli e del comandante provinciale dei carabinieri, Manuel Scarso. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di “associazione per delinquere”, “falso in atti pubblici” e “turbata libertà degli incanti”.

Il provvedimento cautelare riflette gli esiti di un’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, riguardante la Pubblica Amministrazione e, in particolare, l’affidamento di lavori a gestione diretta dei Comuni di Caserta e San Nicola la Strada. Le investigazioni hanno consentito di far emergere – nella fase delle indagini preliminari – un quadro associativo secondo il quale gli indagati avrebbero creato un “accordo-cartello” di imprese che, con la correità di pubblici ufficiali dei due Comuni, avrebbero alterato o turbato il normale e lecito andamento delle aggiudicazioni di lavori pubblici – prettamente per la cura del verde, in entrambi i Comuni – per un importo complessivo stimato in oltre 500 mila euro. È stato disvelato un vero e proprio fraudolento “sistema gare”, consistente nella scelta “ad hoc” delle ditte da invitare (tutte facenti parte del “cartello”) – con la classica tecnica dell’invito a partecipare rivolto a consapevoli ditte “spalla” – ciascuna già consapevole del proprio “turno” di aggiudicazione, in base al quale, pertanto, nelle procedure per le quali non erano interessate omettevano di presentare l’offerta, oppure la presentavano con minore ribasso, così da risultare economicamente svantaggiosa rispetto a quella che, preordinatamente, si era deciso doveva aggiudicarsi la gara.