BENEVENTO – Sentenza del processo per la presunta compravendita di quiz e test nei concorsi per polizia, guardia di finanza, carabinieri e vigili del fuoco.
Sono stati condannati dal Tribunale, collegio presieduto da Rotili, ad 8 anni Claudio Balletta, 69 anni di Roma del Dipartimento dei vigili del fuoco, e Antonio De Matteo, 72 anni, di Benevento, funzionario in pensione dei vigili del fuoco; a 6 anni e 2 mesi, riconosciuta come prevalente l’attenuante della collaborazione Giuseppe Sparaneo, 55 anni, funzionario dei vigili del fuoco di Benevento; e a 4 anni e 4 mesi Vito Russo, 42 anni, di Benevento, carabiniere in forza a Roma, che rispondeva solo di tre episodi di corruzione, a differenza degli altri, ai quali era addebitata anche l’associazione per delinquere. De Matteo e Balletta sono stati condannati all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, per Russo l’inibizione è di 5 anni. Gli imputati sono stati infine condannati al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore delle parti civili. Il Pm aveva chiesto pente tra i 13 anni e i 4 anni. Il ruolo di Balletta come pubblico ufficiale, al quale “Sparaneo e De Matteo consegnavano una quota dei soldi ricevuti”, il “mercato delle pennette con la banca dati che solo durante il lockdown ha fruttato 200mila euro, con un vantaggio temporale, illecito, per i privati corruttori, che avevano a disposizione le domande prima che venissero pubblicate”.