Riciclavano veicoli rubati, smontavano le parti vendibili e le spedivano all’estero: 9 persone sono state arrestate dalla Polizia stradale di Milano nell’ambito di un’operazione coordinata dalla procura della Repubblica di Como. Tredici le perquisizioni effettuate ai vari immobili, tra abitazione e capannoni industriali in uso degli indagati; tra questi sono stati sequestrati 4 depositi e 14 veicoli utilizzati dal gruppo.
Le indagini del compartimento Polizia stradale di Milano hanno preso spunto da una serie di furti di una particolare marca di veicoli, commessi nel territorio di Milano. Secondo i primi accertamenti era da subito chiaro che gli ultimi segnali di “vita” si fermavano nel territorio di Como. Dopo una serie di verifiche e una raccolta di informazioni attraverso servizi di osservazione, gli agenti hanno individuato un sito riconducibile a due fratelli originari del posto che, con la collaborazione di un terzo uomo, avevano trasformato un terreno agricolo in un autodemolitore clandestino di auto rubate, diventando, di fatto, la destinazione finale di buona parte dei veicoli rubati a Milano.
Le parti smembrate venivano selezionate da 4 persone che di fatto si occupavano di rifornire il cliente titolare di un’officina della zona. Quest’ultimo, con l’aiuto di un altro uomo, trasferiva ciò che era destinato alla vendita in magazzini affittati dove la merce veniva preparata per la spedizione all’estero. Gli investigatori sono riusciti a documentare il riciclaggio di circa 80 veicoli, 31 dei quali sono stati recuperati, sequestrati e restituiti ai proprietari. Il giro d’affari del gruppo criminale ammonta a circa due milioni e mezzo annui.