NAPOLI – Ritardi, cancellazioni, treni in avaria. Per i pendolari della Circumvesuviana ogni giorno è un’odissea, raccontata ora in una lettera aperta.
“La realtà – scrivono i rappresentanti dei comitati – porta a bruschi risvegli. Ieri sera per i viaggiatori delle linee vesuviane è stata un’esperienza da incubo. Partenze dal terminale di Porta Nolana con ritardi imprecisati; due treni fermi lungo le linee, uno a via dei Monaci sulla Sorrento, l’altro a Sperone sulla Baiano; passeggeri di nuovo costretti a scendere lungo i binari”. “Quanto sta accadendo – prosegue la missiva – è il risultato di una programmazione di esercizio non più sostenibile. Ormai è più di un anno che i comitati pendolari, portavoce di chi prende il treno tutti i giorni, denunciano senza trovare ascolto in Eav e in Regione, le criticità dell’attuale offerta di servizio. I vertici regionali e aziendali non possono limitarsi a scusarsi con i viaggiatori, a questo disastro bisogna mettere mano”. “Occorre guardare in faccia la realtà – aggiungono i comitati – accogliere i suggerimenti dei viaggiatori e modificare l’offerta di servizio. Il numero dei treni insufficiente e l’infrastruttura obsoleta non consentano l’attuale programmazione, è inutile sciorinare numeri alterati dalla disuguaglianza dell’offerta sulle varie linee, bisogna tornare ai principi dell’amministratore buon padre di famiglia e riuscire a distribuire a tutti il poco che è rimasto. Noi non vogliamo fare processi a nessuno, ne offrire il fronte della protesta a una parte politica, di certo però la situazione attuale è il risultato di una gestione da noi sempre criticata. Non tocca a noi pendolari chiedere le dimissioni di qualcuno, è la Regione che deve tutelare il patrimonio pubblico e ricorrere a ogni azione perché venga garantito il servizio sulle linee vesuviane. Noi chiediamo rispetto per la nostra dignità e i nostri diritti, vogliamo che con le risorse a disposizione e senza discriminazioni territoriali venga garantito il servizio ferroviario su tutte le linee vesuviane”.