NAPOLI – In ventidue mesi il numero di giovani detenuti nelle carceri minorili è cresciuto del 48%. Nel mese di ottobre del 2022, nel momento in cui si è insediato l’attuale Governo, le carceri minorili ospitavano 392 persone, numero in linea con il dato immediatamente precedente la pandemia, al 15 settembre di quest’anno ne sono stati censiti 569 .
Un’impennata senza precedenti in controtendenza con il calo di crimini di natura minorile degli ultimi anni. Sono alcuni dati diffusi da Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nel convegno ‘Minori: Mare dentro, male fuori’ nella sala del Consiglio regionale. “Con il Decreto Caivano sono aumentati i detenuti minori stranieri non accompagnati e i detenuti italiani”, è il commento di Ciambriello. Che spiega: “Da quando è entrato in vigore il Decreto Caivano l’aumento è stato di 129 presenze, ovvero più del doppio. Dei 17 Imp italiani, ben 12 ospitano più persone di quelle che dovrebbero”. “I bisogni dei minorenni – ha concluso Ciambriello – sono specifici e diversi da quelli degli adulti; il ricorso a misure di privazione della libertà dovrebbe essere ammesso solo come extrema ratio. Quando il carcere si impone come ultima risorsa, bisognerebbe tenere presente l’obiettivo ultimo: il reinserimento del minore all’interno della società e la sua riabilitazione”.