AVELLINO – Nella giornata di ieri il personale di polizia penitenziaria della casa circondariale di Avellino ha effettuato un sequestro di oggetti non consentiti ben occultati nei cancelli di ferro delle celle.
“Solo grazie al pronto istinto del personale di polizia penitenziaria – riferisce il vice segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, Marianna Argenio – sono stati scoperti e sequestrati tre smartphone, un micro cellulare e sette schede telefoniche”.
Il Sappe, Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, esprime in una nota il proprio compiacimento al personale che ha effettuato il rinvenimento e scoperto questa nuova modalità di occultamento di oggetti non consentiti richiedendo sin da subito un monitoraggio per tutte le camere detentive della Casa Circondariale di Avellino.
“Sempre nella giornata di ieri – riferisce il sindacato – un detenuto, pare lo stesso che nella giornata di sabato 4 gennaio allontanandosi dalla sala colloqui ha attuato un’azione verosimilmente riconducibile ad una tentata evasione – episodio poi ridimensionato e smentito dal Dipartimento – ha aggredito il personale di polizia penitenziaria. Sebbene la situazione all’interno dell’istituto irpino appare meno esplosiva, anche grazie all’invio di personale da parte del Dap, ci vuole ancora tempo per migliorare le condizioni di lavoro del personale ivi in servizio. E’ ancora presente una grave carenza di organico nel ruolo dei sottoufficiali che oltre ad incidere sulla sicurezza interna del reparto comporta ripercussioni sul ruolo degli agenti/assistenti che continuano a lavorare senza punti di riferimento ed a vivere una situazione di disorientamento”.