DAILY MAGAZINE

Corruzione & appalti. Indagati il presidente della Provincia Magliocca, dipendenti e imprenditori. TUTTI I NOMI delle persone coinvolte

in News by

CASERTA – Sono a caccia di documenti, computer e telefonini i carabinieri del reparto territoriale di Aversa che stamattina hanno perquisito l’abitazione a Pignataro Maggiore del presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, gli uffici della Provincia (settori Viabilità ed Edilizia) ed anche il Comune di Pignataro, di cui Magliocca è sindaco.

Iscritti nel registro degli indagati ben 10 persone. Oltre a Magliocca, infatti, sarebbero coinvolti altri 9 tra dipendenti pubblici e imprenditori. I reati contestati a vario titolo sono la corruzione nell’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, la frode nelle pubbliche forniture e il subappalto non autorizzato.

IL SISTEMA

L’indagine si concentra su alcuni appalti che sarebbero stati affidati alle “ditte di amici”, per ottenere la sponsorizzazione per una squadra di calcio; su un subappalto concesso senza autorizzazione e su una presunta frode. Questi i tre filoni in cui si dipana l’inchiesta che ha portato alle perquisizioni odierne.

I NOMI DEGLI INDAGATI

Ed ecco chi risulta iscritto nel registro degli indagati: Cosimo Rosato, 67 anni, Alfonso Valente, 54 anni, entrambi di Marcianise; Luigi De Lucia, 68 anni, e Alfonso De Lucia, 31 anni, di Vitulazio; Gerardo Palmieri, 50 anni, dirigente del settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Caserta; Marcello Baldo, 48 anni, responsabile dell’area Tecnica di Pignataro Maggiore; e Clara Di Patria, 41 anni, architetto del dipartimento diretto da Palmieri. Con loro, stando alle indagini della Procura, Magliocca risponderebbe del reato di corruzione per l’affidamento di tre distinti lavori: 250mila euro alla Rosato Costruzioni, amministrata da Cosimo Rosato. Per i pm la ditta sarebbe stata indicata a Palmieri, Di Patria e Baldo proprio dal presidente Magliocca su “richiesta” di Valente.

Rosato, per la Procura, avrebbe poi ricambiato il favore con una sponsorizzazione da 40mila euro alla squadra del Vitulazio Asd, oltre a farsi carico del pagamento degli stipendi all’allenatore. Tra l’altro, Magliocca, sempre per foraggiare il Vitulazio Asd avrebbe fatto in modo da affidare un altro appalto ad una ditta di Quarto. Tra gli indagati, in questo caso, l’imprenditore napoletano Gianpaolo Benedetti.

Indagato, infine, anche Adolfo Raimondo, 59 anni, di Santa Maria Capua Vetere: a lui la ditta Rosato avrebbe concesso un subappalto, senza però avere avuto l’autorizzazione necessaria

Sono a caccia di documenti, computer e telefonini i carabinieri del reparto territoriale di Aversa che stamattina hanno perquisito l’abitazione a Pignataro Maggiore del presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, gli uffici della Provincia (settori Viabilità ed Edilizia) ed anche il Comune di Pignataro, di cui Magliocca è sindaco. Un totale pare, di 11 perquisizioni, per altrettanti indagati. Oltre a Magliocca, infatti, sarebbero coinvolti altri 10 tra dipendenti pubblici e imprenditori. I reati contestati a vario titolo sarebbero la corruzione nell’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, la frode nelle pubbliche forniture e il subappalto non autorizzato.

I militari dell’Arma, su delega della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno avviato, quindi, perquisizioni anche in altre abitazioni ed in alcune aziende dell’agro caleno e dell’area di Napoli Nord. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Pierpaolo Bruni, ha disposto perquisizioni nelle sedi di alcune società coinvolte nell’inchiesta. Sono sotto controllo diversi capannoni e società nell’area dell’Agro caleno e dell’Agro aversano.

Pare che le perquisizioni odierne siano in qualche modo legate all’indagine che vede già coinvolto il consigliere regionale Giovanni Zannini. I carabinieri si sono mossi su delega dei pm Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino della Procura di Santa Maria Capua Vetere (gli stessi che conducono l’indagine sul politico di Mondragone). Zannini, il 3 ottobre scorso, ha subito una serie di perquisizioni a casa e negli uffici del consiglio regionale della Campania e risulta indagato per concussione e corruzione.

Nelle foto le perquisizioni dei carabinieri ancora in atto in Provincia

Ultimi da...

Go to Top