Come ogni cittadino di Caserta in questo momento sono profondamente addolorato per come stanotte due giovani vite sono state distrutte: la prima uccisa a freddo per una banale lite, la seconda rovinata per sempre a causa di un atto di violenza di cui si pentirà in eterno.
È successo in una strada della nostra città, e questo ci carica di responsabilità.Poco importa che si tratti di due giovani arrivati da fuori, presumibilmente giunti in città solo per divertirsi qualche ora. Uno di essi, il ragazzo deceduto, l’ho conosciuto qualche mese fa in una palestra di Caserta, era un nostro atleta di buone speranze, e aveva ricevuto un premio che gli ho consegnato personalmente. Provo invidia per le persone che sanno già dire di chi siano le responsabilità, cosa andrebbe fatto, quale sarebbe la soluzione – ovviamente semplice, a portata di mano – per impedire cose del genere. Così come so bene che tante mamme e tanti papà casertani si stanno domandando se è sicuro la sera lasciare che i loro figli vadano in giro per la città. La sicurezza è un bene prezioso e un sindaco sa bene quanto sia prioritario fare in modo che in tutta la città, in ogni quartiere e in ogni strada di cui ha la responsabilità, i cittadini possano svolgere le loro attività tranquillamente e senza rischi per loro e i loro clienti.
Da qualche anno Caserta, la sera attrae molti giovani da altri comuni vicini. È quel fenomeno che riguarda anche altri centri storici e che ha preso il nome di “movida”. Anche per contrastare gli assembramenti che potrebbero alimentare il contagio del Covid-19, e di fronte ai primi segnali di tensione, ho assunto qualche settimana fa provvedimenti molto severi, per cui sono stato criticato da diversi operatori economici: ho introdotto il divieto di somministrare alcolici oltre le 24, e dalle 20 ho proibito l’asporto. Abbiamo, d’intesa con le forze dell’ordine, deciso il “daspo“ per i teppisti e i molestatori, che non possono più entrare in città dopo le 18. Sono ancora oscure le ragioni della lite e la dinamica dei fatti.
Le ragioni della lite, ripresa dalle telecamere di sicurezza , sembrano banali, e le indagini in corso ci diranno con precisione come sono andate le cose. Resta in noi il dolore per la morte di un giovane e sentiamo di dover esprimere alla famiglia il nostro cordoglio. Ma Caserta deve reagire a quanto successo riconfermando la propria fiducia nelle forze dell’ordine, nel Prefetto che le coordina, nella magistratura che accerterà fatti e responsabilità. E dobbiamo reagire con dignità e con senso di comunità. Alle sciocche strumentalizzazioni politiche di queste ore, miserie umane che lasciano veramente il tempo che trovano, non replicherò: so di fare un ‘brutto mestiere”, ingrato e che è il capro espiatorio per tutto quello che, di spiacevole, capita in città. Io mi riferisco al bisogno profondo di libertà e sicurezza che anima la nostra comunità. Non ci sarà mai sicurezza per tutti se non sapremo essere rispettosi della libertà degli altri, che significa rispettare le regole, impegnarsi a far rispettare le regole e credere nella bontà delle regole che la comunità si è data. Una comunità che difende tutta insieme la propria sicurezza e la propria libertà. Altrimenti tutti insieme le perderemo.
Carlo Marino