Carceri irpine al collasso e agenti aggrediti, i sindacati chiedono conto a Prefetto e Regione

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Avellino. E’ stata definita “Una situazione al collasso” quella in cui versano le carceri della provincia di Avellino (ma il problema è estendibile a tutti gli istituti penitenziari della Campania).

La drammatica situazione è stata denunciata dai principali sindacati di categoria del corpo di polizia penitenziaria e in particolare della Uilpa e dal Sappe, il sindacato autonomo degli agenti penitenziari, che hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Avellino Rossana Riflesso ed hanno per il momento preannunciato un sit in di protesta davanti alla Regione. Lo stato di allarme è stato lanciato dopo due nuovi gravi episodi di violenza: il primo avvenuto nel carcere di Ariano Irpino, dove un detenuto di origine nigeriana ha incendiato un materasso, alimentando le fiamme con le suppellettili che è riuscito a sradicare dalla cella. Poi ha aggredito con una spranga gli agenti intervenuti che sono stati costretti a farsi medicare in ospedale. Il secondo caso è accaduto nell’istituto penitenziario di Avellino, in cui un agente ha salvato in extremis un detenuto che ha provato a suicidarsi in cella stringendosi un cappio al collo ricavato con le lenzuola. La grave situazione in cui si trovano le carceri della Campania e il conseguente stato di invivibilità per i detenuti e gli agenti penitenziari è stato più volte denunciato anche dall’Unione Camere penali.