NAPOLI – Dallo studio dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, Vincenzo Sorrentino, nuovo curatore delle collezioni di pittura e scultura del XVII secolo, sono emersi tre pagamenti finora sconosciuti che fanno luce sulle commissioni ricevute da Caravaggio all’inizio del suo secondo soggiorno napoletano (1609-10).
Secondo questa ricerca “L’Adorazione dei Pastori” custodita al Museo regionale di Messina fu realizzata da Michelangelo Merisi a Napoli e poi fu spedita in Sicilia nell’autunno del 1609.
Nel corso della presentazione della ‘nuova squadra’ del Museo di Capodimonte, il direttore Eike Schmidt ha sottolineato l’importanza dell’arrivo dei nuovi storici dell’arte nell’organico: “Torniamo ad essere anche un centro di ricerca” ha detto.Questi documenti, hanno permesso ulteriori precisazioni sulle opere e sui committenti degli ultimi mesi di vita del pittore. Com’è noto, Caravaggio dipinse a Napoli altre celebri opere (nel primo soggiorno la “Maddalena in estasi” e la “Flagellazione” conservata a Capodimonte, nel secondo, la “Salomè con la testa di Battista” di Madrid e il “Martirio di Sant’Orsola” delle Gallerie d’Italia).