Capri, il Sindaco Lembo per un’isola a favore della legalità: “Non avremo strutture gestite dalla malavita”

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Capri, Anacapri e la penisola sorrentina si schierano ancora una volta a favore della legalità, rigettando ogni ombra della malavita sulle proprie strutture frequentate dai turisti di tutto il Mondo. Atex Campania, l’associazione del Turismo Extralberghiero, attraverso il presidente Sergio Fedele, ha chiesto ai sindaci delle aree interessate di sollecitare un intervento del prefetto di Napoli al fine di arginare le compravendite di strutture ricettive da parte di operatori vicini alla criminalità organizzata.

A tal proposito, è arrivata la risposta di Marino Lembo, sindaco di Capri. “L’isola è immune da infiltrazioni camorristiche che mirano all’acquisizione di alberghi a prezzo di saldo. Capri si prepara alla ripartenza contando sulle sue bellezze e su una imprenditoria sana e forte. Posso affermare che le voci che si sentono in giro sono totalmente prive di fondamento”.

“La nostra imprenditoria turistica – prosegue il primo cittadino – è solida, non mi risulta che ci siano albergatori in crisi. Si tratta di imprenditori dalle spalle forti, che hanno fatto la storia dell’isola ed hanno lanciato nel mondo la cultura dell’accoglienza caprese. Siamo tranquilli, non corriamo il rischio che le nostre strutture finiscano in mano alla criminalità perché sono gestite da storiche famiglie dell’industria alberghiera o da nuove proprietà di grande prestigio e fama internazionale”.

“Le ultime due acquisizioni – continua – sono state effettuate dalla Reuben Brothers di Davide e Simon Reuben, la seconda famiglia più ricca del Regno Unito che ha rilevato l’Hotel La Palma attualmente in ristrutturazione con riapertura programmata per maggio del 2022 mentre ad Ana capri il Capri Palace è stato rilevato da Jumeirah Group proprietario della famosa Vela di Dubai. Una delle acquisizioni più recenti ha visto arrivare sull’isola la Sina Hotels del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Sono state arrivi importanti quindi e sicuramente non si tratta di camorra. Si tratta di vendite effettuate molto tempo prima del covid e non mi risulta che ci siano albergatori in crisi a tal punto di svendere a prezzi stracciati le loro strutture, grandi e piccole che siano”.

“Non possiamo negare che il settore del turismo sia pervaso da crisi causa covid come tutti gli altri settori dell’economia ma il Comune è da sempre vicino all’imprenditoria turistica in generale ed agli albergatori in particolare, e per questo siamo intervenuti a sostegno delle imprese, soprattutto le piccole strutture, attraverso un sostegno anche fiscale, – conclude il sindaco di Capri – come avvenuto con la delibera di giunta approvata ieri per il differimento dei versamenti dei tributi comunali”.