In Campania i lavoratori privi della “certificazione verde” sfiorano verosimilmente le 300mila unità. Tutti i datori di lavoro privati nella giornata di ieri hanno dovuto completare la policy sui controlli, con un documento nel quale l’imprenditore deve descrivere le modalità.
Dalle aziende private campane dove si calcola siano 70mila i lavoratori senza il certificato (da una stima di Confindustria su dati Istat) ai 230 dipendenti senza documento verde del Comune di Napoli su un totale di 4600 dipendenti, 70 in Città metropolitana su 750. Un esercito, quello dei No Vax. Un impegno per le imprese e i datori di lavoro. Ecco alcune cifre: 2 mila i camerieri senza vaccino, 20 mila artigiani.
Rischiano la chiusura ben 5 mila attività in Campania, denuncia Confesercenti. I 30mila ristoratori campani, di cui 7mila stellati si misureranno domani con l’incertezza del personale non vaccinato e i turni che saltano. Stessi dubbi per le 70mila imprese del settore moda, calzature, pelletteria, con 20mila addetti costretti a presentare il risultato del tampone ogni 48 ore. Trecento i non vaccinati in Anm dove si temono disagi su metro e bus, il triplo rispetto all’Asìa dove i dipendenti senza Green Pass sono un centinaio su 2 mila; 70 su 1522 in Napoli Servizi e 25 su 500 nell’Abc. Trecento i dipendenti senza lasciapassare anche in Eav. Anche Coldiretti presenta i suoi conti con il 25 per cento gli operatori senza pass vaccinale. In Campania 40mila persone, che rischiano di fermare la raccolta nei campi.