Le imprese culturali e creative (ICC) sono uno strumento essenziale per alimentare i processi di sviluppo locale. Esse, come ha riconosciuto la Commissione Europea, hanno un ruolo cruciale nell’aumentare l’attrattività dei territori, poiché la promozione a fini commerciali e lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi culturali favoriscono processi di sviluppo sostenibile e inclusivo.
È partendo da queste considerazioni che la Giunta regionale della Campania ha approvato l’emanazione di uno specifico avviso pubblico per la concessione di incentivi finalizzati a sostenere le imprese operanti negli ambiti “Sistema produttivo della Cultura” e “Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale”, con uno stanziamento complessivo di 15,5 milioni di euro, a valere sul POR Campania FESR 2014-2020. L’entità massima del contributo concesso è stata pari, per il primo ambito, all’80 per cento delle spese ammissibili, mentre per il secondo al 60 per cento delle spese; l’importo massimo del contributo concesso è pari a 200 mila euro.
L’azione, dunque, ha permesso sia di sostenere le imprese già esistenti e operanti nel settore della cultura, puntando al loro rafforzamento e al rinnovamento della base imprenditoriale, sia di alimentare nuove imprese impegnate nella sperimentazione tecnologica o con altri settori quali la manifattura e il turismo. Condizione imprescindibile per l’approvazione dei progetti è stata la definizione, da parte delle imprese proponenti, di attività capaci di valorizzare luoghi e beni identificati quali attrattori culturali e naturali del territorio campano. Tra questi: i beni culturali ricadenti in aree riconosciute dall’UNESCO quale Patrimonio dell’Umanità; le aree archeologiche, i borghi storici e i manufatti di architettura rurale; i musei nazionali, provinciali e di interesse regionale; gli archivi e le biblioteche; le ville e i giardini d’interesse storico; le oasi naturali riconosciute dal WWF; i territori compresi nei distretti turistici. In particolare, l’avviso ha permesso di sostenere concretamente le Micro, Piccole o Medie Imprese (MPMI) campane, indipendentemente dalla loro forma giuridica, costituite anche in forma di Rete, lavoratori autonomi, Consorzi o Società Consortili di imprese. Significativo, in questo quadro, è che ben il 46 per cento dei soggetti beneficiari appartengano alla categoria Micro Imprese.
Nei prossimi anni la cultura avrà un ruolo sempre più importante nell’attuazione della strategia di sviluppo economico e sociale del Paese; per questo motivo, avere un’infrastruttura imprenditoriale all’altezza delle sfide del tempo è condizione essenziale per la popolazione e per la brand reputation del territorio campano. In Campania sono circa 20mila le imprese del settore, che occupa 84 mila addetti e il cui valore aggiunto supera i 4 miliardi di euro. A completare il quadro del sostegno al settore, sono state approvate, con DGR 603/2021, le Linee di indirizzo per la valorizzazione delle imprese culturali e creative, in attuazione dell’articolo 21 della legge regionale 29 giugno 2021, n. 5., che prevede che la Regione Campania promuova lo sviluppo delle imprese culturali e creative e valorizzi il settore, con l’obiettivo di favorire la crescita dell’economia regionale e, in particolare, di sostenere lo sviluppo di nuova imprenditorialità e l’occupazione giovanile e femminile.
Inoltre, prevede l’incentivazione di forme di innovazione sociale e di collaborazione tra imprese del settore culturale, le start up innovative, le imprese sociali, le società benefit, nonché tra queste e le imprese tradizionali e la pubblica amministrazione. In tal modo la Campania si colloca tra le prime Regioni che si sono dotate di un quadro normativo per il sostegno strutturale delle ICC. Le linee guida definiscono i criteri, le modalità e gli indirizzi operativi per incentivare la valorizzazione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative che rappresentano un importante fattore di innovazione e di crescita dell’intero territorio regionale. Sulla base di questi indirizzi, con atti successivi, saranno attuati interventi e programmi di sostegno specifici con finanziamenti regionali e comunitari programmati dalla Giunta regionale