DAILY MAGAZINE

Camorra e appalti negli ospedali, inflitte ventinove condanne in appello

in News by

NAPOLI. Ventinove condanne sono state inflitte nel processo d’appello che riguardava le infiltrazioni della camorra negli appalti ospedalieri gestiti dal clan Cimmino del Vomero.

Venti di queste condanne sono state riformate dalla prima sezione della Corte d’appello di Napoli che tra l’altro ha escluso l’aggravante mafiosa nei confronti dei due cugini omonimi Raffaele Sacco, imprenditori accusati di aver agevolato il clan Cimmino. Queste le pene irrogate e riformate: Antonio Pesce 4 anni e 6 mesi; Andrea Teano 19 anni e 8 mesi; Luigi Cimmino 18 anni e 3 mesi in continuazione con altra sentenza; Vincenzo Pone 8 anni e 10 mesi; Cosimo Fioretto 5 anni e 2 mesi; Fabio Rigione 4 anni e 8 mesi; Salvatore Arena 9 anni e 6 mesi; Antonio De Luca 7 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente sentenza; Franco Diego Cimmino 7 anni; Rosario Somma 8 anni e 8 mesi; Salvatore Pellecchia 10 anni e 4 mesi; Giovanni Napoli 6 anni e 10 mesi; Mariangela Russo 5 anni e 6 mesi; Benito Grimaldi 4 anni e 8 mesi Giovanni Cirella 6 anni e 4 mesi; Alessandro Esposito 9 anni e 1 mese; Eduardo Fiore assolto dal reato di associazione mafiosa, 4 anni; Gaetano De Martino 9 anni e 1 mese; Raffaele Sacco (classe 1968) 6 anni e 2 mesi; Raffaele Sacco (classe 1977) 6 anni e 2 mesi. Confermate le pene invece per Ciro Brandi 3 anni e 6 mesi; Giovanni Carusone 14 anni; Luigi Visone 6 anni; Andrea Basile 18 anni e 4 mesi; Anna Esposito 8 anni e 8 mesi; Mario Simeoli 9 anni e 8 mesi; Domenico Pellino 5 anni e 4 mesi; Francesco Luongo 6 anni; Gaetano Cifrone 6 anni; e Alessandro Esposito 9 anni e 1 mese. Le accuse erano principalmente quelle di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.

Ultimi da...

Go to Top