Calcio: Il Napoli perde (anche) in casa con la Lazio (0-1) e va a -2 dall’Atlanta

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Risultati delle partite della 15/a giornata del campionato di serie A.  

A Bergamo: Atalanta-Milan 2-1; (venerdì) a Firenze: Fiorentina-Cagliari 1-0; a Genova: Genoa-Torino 0-0 (ieri); a Milano: Inter-Parma 3-1 (venerdì); a Monza: Monza-Udinese domani, ore 20.45; a Napoli: Napoli-Lazio 0-1; a Torino: Juventus-Bologna 2-2 (ieri); a Roma: Roma-Lecce 4-1 (ieri); a Venezia: Venezia-Como 2-2; a Verona: Verona-Empoli 1-4.

Napoli perde la partita con la Lazio (è la seconda volta in 5 giorni) e il primo posto in classifica
Napoli-Lazio 0-1 (0-0)

Le formazioni
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera, Anguissa (46′ st Folorunsho) , Lobotka (37′ st Gilmour), MacTominay (37′ st Raspadori), Politano (31′ st Neres), Lukaku (46′ st Simeone), Kvaratskhelia. (25 Caprile, 14 Contini, 16 Marin, 5 Juan Jesus, 37 Spinazzola, 26 Ngonge, 23 Zerbin). All.: Conte.     
LAZIO (4-3-3): Provedel, Marusic, Gila, Romagnoli (15′ st Patric), Tavares (47′ st Gigot), Guendouzi, Dele-Bashiru, Isaksen (47′ st Lazzari), Dia (26′ st Pedro), Castellanos (26′ st Noslin), Zaccagni. (35 Mandas, 55 Furlanetto, 76 Bordon, 22 Castrovilli, 20 Tchaouna). All.:Baroni.    

Arbitro: Colombo di Como.    
Reti: nel st 33′ Isaksen.    
Angoli: 6-0 per il Napoli.    
Recupero: 2′ e 6′.    
Ammoniti: Dia, Guendouzi, McTominay, Rrahmani, Castellanos per gioco scorretto.    
Spettatori: 50 mila.

La cronaca
(di Mario Zaccaria) – NAPOLI – Il Napoli dice addio alla vetta della classifica. Sconfitta al Maradona dalla Lazio, che giovedì scorso aveva eliminato gli azzurri dalla Coppa Italia, la squadra di Conte lascia il primato provvisorio all’Atalanta e mantiene un punto di vantaggio sulla stessa Lazio, oltre che su Inter e Fiorentina che devono però recuperare la partita interrotta per il malore a Bove.
L’eroe della serata è Isaksen che capitalizza nel modo migliore una delle poche occasioni da gol costruite dalle due squadre nel corso della partita.
La gara è caratterizzata infatti da un tatticismo particolarmente spinto. Baroni decide di schierare una Lazio a trazione anteriore con Dia che affianca Castellanos sul fronte offensivo mentre Zaccagni è portato prevalentemente a dare man forte al centrocampo. Il franco-senegalese è chiamato però anche a un continuo sacrificio nello schermare Lobotka quando parte l’azione del Napoli, allo scopo di rallentare il movimento dello slovacco e dare così il tempo ai centrocampisti di coprire le linee di passaggio.
Nel primo tempo, dopo una partenza sprint del Napoli che frutta una buona occasione per McTominay il cui tiro viene respinto da Provedel, i biancocelesti mantengono a lungo un chiaro predominio nel gioco con un possesso palla continuo. L’atteggiamento spavaldo degli uomini di Baroni si concretizza con una conclusione di Isaksen che costringe Meret a compiere una difficile parata per deviare il pallone in angolo.
Poi è il Napoli a venir fuori e a sfiorare il gol del vantaggio prima con una conclusione in diagonale di Politano e successivamente con una punizione dal limite di Kvaratskhelia che sfiora il palo della porta di Provedel.
Il tema tattico della gara non cambia nella ripresa. Nessuna delle squadre riesce a prevalere in maniera evidente. Le possibilità di segnare sono poche e quasi mai clamorose, tranne che in occasione di un gran tiro di Dele-Bashiru che al 6′ colpisce la traversa con una conclusione dalla distanza. Sull’altro fronte offensivo Anguissa colpisce a sua volta il palo della porta di Provedel con un colpo di testa.
 La svolta della partita arriva al 33′. Noslin si impossessa della palla sul lato sinistro del terreno di gioco e serve Isaksen dalla parte opposta con un diagonale che taglia tutto il campo. Il danese supera nel duello corpo a corpo Olivera e conclude con un tiro di sinistro che manda il pallone in fondo alla rete.
Il Napoli abbozza una reazione che la Lazio contiene senza grandi problemi. Nei minuti finali Conte manda in campo Neres, Simeone e Raspadori ma gli azzurri appaiono stanchi e confusi, contrariamente ai laziali che mantengono fino alla fine lucidità e concretezza. La Lazio si prende i tre punti e alimenta ulteriormente i sogni di un campionato da giocare fino in fondo nelle zone altissime della classifica. (ANSA)