NOLA/MARIGLIANELLA – Fuochi d’artificio illegali spediti in pacchi dal mittente anonimo. E’ quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli che, in due diverse operazioni ne ha sequestrato oltre due tonnellate insieme con tre telefoni cellulari usati per contattare la clientela e un furgone usato per il trasporto.
Due persone sono state denunciate, una delle quali finita in arresto per fabbricazione, detenzione, vendita e trasporto di materiale esplodente e per la violazione delle norme antincendio e di pubblica sicurezza.
Il primo blitz è stato messo a segno dai finanzieri di Nola a Mariglianella, in provincia di Napoli, dove in una piattaforma logistica sono state individuate alcune spedizioni sospette: controllando i pacchi senza mittente sono stati individuati e sequestrati ben 400 chilogrammi di fuochi di artificio illegali ad alto potenziale vietati – bombe carta, cipolle e petardi, “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi – per un totale di circa cinquemila pezzi.
Gli accertamenti successivi hanno consentito di scoprire il centro di stoccaggio dei fuochi d’artificio a Sant’Anastasia, in un immobile nei pressi del centro della città, a disposizione di un giovane: lì i pacchi venivano confezionati.
I controlli delle fiamme gialle sono scattati dopo l’arrivo di un furgone: sono stati sequestrati altri 400 chilogrammi di botti illegali, complessivamente 2mila pezzi, pericolosissimi, come peraltro attestato dai carabinieri del nucleo artificieri del comando provinciale di Napoli. Il giovane è stato arrestato in flagranza e i telefoni che usava per contattare i clienti sequestrati.
Altri 1200 chilogrammi di fuochi d’artificio illegali (400 “batterie pirotecniche” da 100 e 200 colpi) sono stati scoperti e sequestrati a Scisciano, sempre in provincia di Napoli. Colui che li custodiva, a cui era riconducibile il deposito, localizzato in un capannone agricolo, è stato denunciato.