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Sequestra e sevizia padre e figlio, boss dei Contini catturato a Lago Patria

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NAPOLI – E’ finito in manette Nicola Rullo, boss del clan Contini latitante dallo scorso settembre. Gli agenti della polizia di Stato hanno stretto le manette ai polsi del latitante noto come ‘o nfamone.

Continua dunque l’offensiva delle forze dello Stato contro la criminalità organizzata. Rullo era ricercato per un sequestro di persona ai danni di un giovane imprenditore e di suo padre ed è considerato tra i maggiori capi della camorra napoletana. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, Rullo e i suoi complici avrebbero rapito padre e figlio sottoponendoli poi a torture e sevizie per estorcere loro somme di denaro. Le vittime sarebbero state tenute segregate in un’abitazione di Poggioreale. Dopo il sequestro di persona, Rullo si era reso irreperibile, ma la sua latitanza non è durata poco. Le forze dell’ordine lo hanno rintracciato in una villa al Lago Patria dove poi è stato catturato nelle ultime ore. Considerato un pezzo da novanta del clan Contini, Rullo aveva già scontato una pena in Spagna, prima della sua evasione. Successivamente era arrestato nel dicembre del 2022, per poi essere rimesso in libertà.

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