CASERTA – Ha risposto alle domande del gip Alessia Stadio, respingendo ogni accusa Francesco Biondi, il responsabile del settore Programmazione urbanistica e Lavori pubblici, nei cui confronti pende una richiesta di misura cautelare in merito all’inchiesta su presunte gare truccate al Comune di Caserta.
E’ durato circa un’ora e quaranta l’interrogatorio preventivo al funzionario, assistito dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Stellato e alla contestuale presenza del sostituto procuratore Anna Ida Capone, titolare dell’inchiesta. Biondi ha difeso la regolarità delle gare d’appalto oggetto d’indagine, in quanto si sarebbe proceduto con affidamento diretto con una licitazione a cinque, senza alcun accordo collusivo con imprese compiacenti. L’appalto contestato riguarda i quattro lotti per il servizio di manutenzione del verde pubblico da quasi 270mila euro, ma l’indagato ha negato ogni forma di spezzettamento o parcellizzazione nelle procedure. La Procura ha contestato anche le gare per la gestione del verde nel canile e nel plesso scolastico di Piazza Carlo III. In merito ai due casi di corruzione, l’avvocato Stellato ha chiarito che gli atti delle gare in questione non sono stati firmati da Biondi e che quindi non vi sarebbe stato alcun tornaconto personale. Ha risposto alle domande del giudice anche Michele Amato responsabile del settore dei Lavori pubblici del Comune di Caserta, difeso dall’avvocato Vincenzo Iorio. Il funzionario ha rigettato l’accusa di un concorso nella fraudolenta suddivisione della gara per la gestione del verde pubblico. Delicata la posizione di Giuseppe Fazzone coinvolto sia nel filone di indagine casertano che in quello sannicolese, a cui viene contestato di aver ottenuto gli appalti grazie ad un accordo fraudolento e con società riconducibili a lui ma intestate a dei prestanome. Difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli, Fazzone si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha reso dichiarazioni spontanee per sostenere la sua innocenza. Si sono sottoposti ad interrogatorio preventivo anche Francesco Cerreto, dipendente del Comune di Caserta e Giulio Biondi, responsabile dell’area tecnica del Comune di Caserta, ritenuto tra i principali responsabili della fraudolenta gestione delle diverse gare per la pulizia del verde pubblico a San Nicola la Strada. Entrambi erano difesi dall’avvocato Gennaro Iannotti.
giovanni maria mascia