GRICIGNANO D’AVERSA – Sette comuni uniti, insieme a scuole, associazioni e a tantissimi cittadini, per dire “No al biodigestore”. Domani, venerdì 8 novembre, a difesa del territorio, si terrà la marcia che partirà alle ore 9.30 dalla piazza Municipio di Gricignano verso l’area industriale di “Aversa Nord” dove la “Edison Next Environment” intende realizzare l’impianto.
In tanti hanno già espresso il loro parere negativo alla realizzazione dell’impianto. Non solo Gricignano, domani interverranno i rappresentanti dei Comuni di Aversa, Carinaro, Succivo, Sant’Arpino, Orta di Atella, Marcianise e Teverola. Ad aprire il corteo gli studenti dell’istituto comprensivo cittadino e delle scuole dei paesi limitrofi. Netto no della consigliera regionale e consigliera comunale di Marcianise Maria Luigia Iodice, del parlamentare di Villa di Briano Gimmi Cangiano e del vescovo della Diocesi di Aversa Angelo Spinillo.
“Fratelli d’Italia domani sarà al fianco dei cittadini, dei ragazzi e dei bambini che protestano contro un mega biodigestore nel territorio del comune di Gricignano di Aversa, in Area industriale Aversa Nord. Un impianto che non trova riscontro – si legge nel comunicato del parlamentare di Fdi Gimmi Cangiano – con la sostenibilità e tollerabilità di un territorio che sconta ancora il marchio Terra dei Fuochi, e che si scontra con le giuste motivazioni di contrarietà di una parte importante della nostra Provincia, rafforzate e sostenute dai dati Medici che classificano i territori nel triangolo della morte, tra il basso Casertano ed l’alto Napoletano tra i primi nelle liste oncologiche e da malattie rare nel Paese. Ed è per questo – si legge ancora – che, lontani da ogni tipo di strumentalizzazione politica, saremo “sentinella viglile” di chi si sta assumendo la responsabilità di autorizzare questo impianto. Non possiamo trascurare ruoli di responsabilità e di competenze di chi è parte attiva dell’iter autorizzatorio, e soprattutto di chi deve rilasciare un provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. Resta necessaria una impiantistica di smaltimento per uscire dall’emergenza rifiuti in cui la Campania ciclicamente – recita ancora il comunicato – è prigioniera. Ma non in questo modo. Non può e non deve essere questa la soluzione a danno di comunità intere che risiedono nel raggio di 1-3 km e che già hanno dato tantissimo in tema di Impatto ambientale. Nulla sarà lasciato al caso quindi. Lo abbiamo promesso alle nostre comunità. Avremo attenzione massima sulla questione, facendo leva su gran parte degli enti coinvolti affinché non sia l’inerzia – conclude il comunicato – e la confusione a dettare le sorti di questa terra”.