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Biodigestore a Caserta, per il Tar non si farà. LEGGI la sentenza

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CASERTA – “Mancanza di interesse in concreto che è emerso nel corso del processo”: è questo il motivo per il quale il Tar Campania ha statuito che il digestore a Caserta non si farà (in calce all’articolo la sentenza).

Nel giudizio incardinato dinanzi al Tar dall’avvocato Paolo Centore, difensore dei Comuni di S. Nicola La Strada, Casagiove, Recale, Capodrise, Legambiente, Speranza per Caserta, Norma Naim e Francesco Apperti è emerso che dagli elementi in mano ai Giudici amministrativi l’opera non verrà eseguita.

A sostegno di tale conclusione il Tar deduce l’intervenuta a revoca del finanziamento regionale e il parere negativo della Soprintendenza e “……a ciò si aggiunga che l’impianto non risulta nemmeno inserito nel Piano d’Ambito per la Gestione Integrata dei rifiuti……” come affermato espressamente dal Tar Campania (pag. 14 della sentenza).

Si dichiara soddisfatto della sentenza l’avvocato amministrativista Paolo Centore, che nel corso del processo è riuscito dapprima ad ottenere ben tre ordinanze con cui il Tar ha ingiunto al Comune di Caserta di esibire gli atti e poi, a fronte del mancato deposito degli stessi da parte dell’amministrazione del capoluogo, è riuscito ad ottenere la nomina del Ministro per Ambiente e per la Sicurezza Energetica quale verificatore; quest’ultimo ha depositato una relazione sulla cui scorta il Tar è addivenuto alla stesura della sentenza di pochi giorni fa.

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