Benevento, spaccio nei pressi dei locali della provincia: in manette pusher

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Non conosce sosta l’impegno della Polizia di Stato nell’attività di prevenzione e repressione dei reati predatori ed in particolare dello spaccio di sostanza stupefacente, che, data la loro pervasività, hanno un significativo impatto sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini. L’attività di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti voluta dal Questore è ricompresa in un più ampio progetto di contrasto alla microcriminalità nell’intera Valle Telesina.

In particolare, gli Agenti della Squadra Volante del Commissariato di P. S. di Telese Terme hanno attenzionato un luogo di spaccio sito nel Comune di San Salvatore Telesino, a ridosso di un noto esercizio pubblico frequentato da giovani locali. L’interesse degli uomini della Volante è stato attirato da movimenti sospetti di due giovani che, proprio nei pressi del predetto esercizio pubblico, sembravano animarsi in una trattativa con scambio di qualcosa. Eludendo l’attenzione di questi ultimi, gli operanti sono riusciti a proiettarsi con grande tempestività a ridosso dei giovani e, con rapidissima manovra, hanno provveduto a bloccare ogni via di fuga. Assolutamente inutile il tentativo di uno dei fermati, un minore di S. Salvatore Telesino, di disfarsi di una bustina di stupefacente del genere Marijuana.

Come riporta la nota della Questura di Benevento, si precisa che gli operanti procedevano a perquisizione personale rinvenendo nelle tasche dei pantaloni indossati dal venditore la somma di denaro di 35 euro che venivano sequestrati. A questo punto gli agenti operanti ritenendo che presso l’abitazione del “pusher” fosse detenuta altra sostanza stupefacente dello stesso tipo estendevano la perquisizione anche presso la sua abitazione ove veniva rinvenuta nell’armadio della camera da letto da lui utilizzata altra sostanza stupefacente dello stesso tipo mentre nel comodino un bilancino di precisione funzionante.

Uno degli operanti, poi, affacciandosi alla finestra della camera notava che, all’interno del giardino adiacente all’abitazione e di proprietà del venditore, vi era una pianta di cannabis di circa 1 metro e mezzo, già in fase produttiva, che veniva sequestrata. Il peso complessivo della sostanza stupefacente del genere marijuana sequestrata è pari a gr.100. A termine delle formalità di rito, l’arrestato veniva condotto presso la propria abitazione ove rimaneva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. La misura precautelare è soggetta a convalida dell’A.G., può essere impugnata e le persone raggiunte dalla stessa sono indagate e presunte innocenti fino a sentenza definitiva.