Chiuso il cerchio sull’omicidio di Michele Cilli, il ragazzo di 24 anni di Barletta scomparso dopo aver partecipato ad una festa il 15 gennaio di quest’anno. Ad essere arrestati due trentenni del luogo, uno è responsabile dell’uccisione e l’altro della soppressione del cadavere in concorso e di favoreggiamento.
Le indagini della Squadra mobile della questura di Barletta Andria Trani e dal commissariato di Barletta sono iniziate il lunedì come i familiari ne hanno denunciato la scomparsa dopo che il ragazzo aveva partecipato alla festa di compleanno di un suo amico in un lounge bar di Barletta.
Le investigazioni hanno seguito il doppio binario della ricerca del corpo di Michele Cilli, anche mediante unità specializzate della Polizia di Stato (cinofili, sommozzatori, droni), e della ricerca degli elementi di prova sugli autori dell’omicidio.
Dalle prime informazioni acquisite emergeva che la vittima era stata vista allontanarsi dal bar, nelle prime ore di domenica 16 gennaio, mentre la festa era ancora in corso, in compagnia ed a bordo dell’auto di uno degli indagati che dopo circa un’ora era stato visto tornare da solo per riprendere la propria compagna; l’uomo senza scendere dall’auto era ripartito a forte velocità.
I poliziotti ricostruendo gli spostamenti dell’auto, analizzando i filmati delle varie telecamere di videosorveglianza, hanno individuato anche l’altra persona coinvolta nella sparizione di Chilli.
In particolare, la sera tra il 15 ed il 16 gennaio, l’autore dell’omicidio, dopo aver cenato in compagnia di altre persone in un ristorante di Barletta, è andato in un bar dove ha incontrato Michele Cilli, con il quale si è allontanato verso l’una e trenta, guidando la propria auto; dieci minuti dopo l’auto è stata ripresa mentre entrava all’interno di un garage in un complesso condominiale di Barletta, dove è rimasta circa mezz’ora; l’auto, poi, è uscita dal garage per parcheggiare in prossimità di vicine abitazioni dove è rimasta pochi minuti. Dopo pochi minuti da quelle abitazioni è uscito un altro uomo che è andato nel garage prima a piedi e poi in auto. L’uomo però prima di tornare nel garage è stato ripreso mentre con la macchina era andato a un distributore di benzina a riempire una tanica di benzina che caricava nel bagagliaio.
Inoltre, ricostruendo il percorso dell’auto del complice, gli agenti sono giunti in zona Fiumara, una delle contrade di campagna di Barletta, dove sono stati trovati sia gli occhiali di Michele Cilli che gli indumenti usati dallo stesso, nascosti in una busta sulle rive dell’Ofanto.