Sono una ventina le persone indagate, che dovranno dar conto alla Procura di Bari. Prosegue l’indagine sui ‘furbetti’ del vaccino contro il Covid, per cui le ipotesi di reato sono di false dichiarazioni sulle qualità personali, truffa, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, falso ideologico e falso in documenti informatici.
I 20 indagati, soprattutto residenti a Bari ed Altamura (Bari), risultano vaccinati come operatori sanitari, ma non lo sono. Si tratterebbe, ad esempio, di dipendenti di studi medici oppure di impiegati di aziende che hanno rapporti professionali con gli ospedali.
L’ipotesi accusatoria spazia dal falso ideologico e al falso in documentazione informatica riguarderebbero l’errata compilazione dei prestampati delle persone sottoposte a vaccinazione: per questo i vaccinatori sarebbero stati complici dei vaccinati. La truffa è ipotizzata invece, sempre in concorso con il personale sanitario da identificare, perché alcune dosi sono state tolte agli aventi diritto.