Al boss barese Domenico Strisciuglio, soprannominato “Mimmo la Luna”, concessa la possibilità di fare videochiamare i propri cari una volta al mese. Dopo il lettore cd per ascoltare musica in cella, il 48enne, capo dell’omonimo clan mafioso del quartiere Libertà di Bari, è detenuto dal 1999 al regime del 41 bis dove sconta condanne per reati di mafia e omicidi.
Il magistrato di sorveglianza di Sassari, ha accolto il reclamo proposto tramite il difensore, l’avvocato Massimo Roberto Chiusolo, ritenendo che “i colloqui visivi con i familiari costituiscono espressione di un diritto di primaria importanza: quello al mantenimento dei rapporti affettivi” e quindi, in questo momento di pandemia, “l’evoluzione tecnologica può fare ingresso nell’ordinamento penitenziario”, sostituendo, in caso di impossibilità alla visita, ai colloqui telefonici le videochiamate.