AVERSA – È con un perentorio “Matacena dimettiti” che l’opposizione consiliare di centrodestra ha chiesto la “testa” del sindaco di Aversa. E lo ha fatto platealmente, con manifesti affissi lungo le strade della città normanna.
Eh sì. Perché Matacena è un sindaco ostaggio della sua stessa maggioranza alla perenne ricerca di poltrone e spazi di potere sempre più ampi. Maggioranza in cui a farla da padrone è Giovanni Innocenti, legato a filo doppio al consigliere regionale deluchiano Giovanni Zannini. Le lotte “tra bande” impediscono al sindaco di governare ed è stato lo stesso Matacena, in più di un’occasione, a minacciare le dimissioni. Il centrodestra gli chiede oggi di mettere in pratica quella “minaccia” per restituire alla città la dignità che merita.
Ad elencarci la lunga serie di inefficienze dell’amministrazione comunale è Roberto Romano (nella foto), già presidente dell’Assise cittadina nella passata amministrazione e leader del gruppo “Noi moderati” di Maurizio Lupi.

“Sono mesi orami che il sindaco Matacena si ritrova ostaggio delle guerre intestine interne alla sua maggioranza. E mentre loro sono concentrati nel dividersi le poltrone, gli studenti aversani sono costretti a stare al gelo, visto che le scuole sono senza riscaldamento. Ma non è solo questo l’unico problema che vive la nostra città. Le potrei fare un lungo elenco di inefficienze. Mi limito a ricordare la situazione del mercato ortofrutticolo, le problematiche vissute dai commercianti, le criticità riguardanti l’occupazione del suolo pubblico, il cimitero che è divenuto un lungo impercorribile. Una situazione indecorosa”.
Ma è sulla mancanza di sicurezza e sulla città preda della micro e della macro criminalità, che Romano insiste: “I furti negli appartamenti sono quotidiani. Non si può lasciare l’auto incustodita neppure per un secondo, perché non la si ritrova più. Difficile anche uscire di casa la sera perché si rischia di essere aggrediti”.
Il gruppo “Noi moderati” ha firmato il manifesto “Matacena sindaco d’insuccesso” insieme a Fratelli d’Italia, Forza Aversa e Lega. Manifesto che vede sullo sfondo le foto di Giovanni Zannini e dell’ex presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca. Un documento durissimo che mette alla luce la pochezza della maggioranza che lavora unicamente per consolidare il proprio potere mentre resta inerte davanti alle esigenze ed alle necessità della popolazione.

“Aversa non può tollerare l’inadeguatezza delle fredde aule scolastiche. Aversa non può tollerare parchi pubblici inaccessibili. Aversa non può tollerare l’insicurezza dei cittadini. Aversa non può tollerare l’inattività degli uffici comunali – è scritto nel manifesto -. Aversa non può tollerare l’inciviltà dell’igiene ambientale. Aversa non può tollerare un cimitero indecoroso. Amministratori incapaci, espressione di opachi gruppi di potere che hanno ridotto Aversa a territorio di conquista e che non hanno nulla a che fare con la nostra città”.
Chiaro il riferimento a Magliocca ed a Zannini, in modo particolare. Il consigliere regionale è sempre dietro le quinte a stabilire il destino di amministrazioni lontane dalla sua Mondragone e lo fa ancora di più ad Aversa, dove la sua brama di potere si scontra con quella del deputato Stefano Graziano.
Il presidente del consiglio comunale Giovanni Innocenti, stravotato candidato della lista Aversa Moderata di Zannini, è il “burattino” del politico mondragonese che ormai da tempo ha conquistato spazi sempre più ampi ad Aversa e la cui sete di potere, siamo certi, non si placherà.