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Notix - page 27

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Picchia la moglie davanti ai figli minorenni, 55enne in manette

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CASAL DI PRINCIPE – La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato, nei giorni scorsi, un 55enne, originario della provincia di Napoli, ricercato perché condannato per maltrattamenti in famiglia e lesioni.

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Pizzo a un ormeggiatore di Nisida, scatta l’arresto per il boss di Bagnoli

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NAPOLI – La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Massimiliano Esposito, boss dell’area di Bagnoli.

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Zinzi sulla conferenza di De Luca: “L’unica cosa straordinaria sono i soldi che spreca”

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NAPOLI – “Ci vuole coraggio a presentarsi vittorioso alla conferenza stampa di fine dicembre, come ha fatto De Luca”, Questo l’incipit del deputato della Lega Gianpiero Zinzi nella sua invettiva contro il governatore della Campania Vincenzo De Luca.

“Anche perché l’unica cosa davvero ‘straordinaria’ è il suo primato indiscusso a sprecare i soldi dei nostri cittadini, dalle smart card anti Covid, come recentemente certificato anche dalla Corte dei Conti dopo una nostra interrogazione, fino ai 250 milioni all’anno che De Luca spende per far curare i cittadini campani negli ospedali delle altre regioni d’Italia”. Così il coordinatore regionale del partito Gianpiero Zinzi in merito alla conferenza stampa di fine anno del Governatore. “Per non parlare dei disastri nei trasporti – prosegue – dove l’azienda unica regionale è rimasta lettera morta, e sui temi ambientali con le ecoballe che avrebbe dovuto rimuovere in tre anni, ricevendo ben 450 milioni di euro dal governo, e invece a distanza di nove anni stanno ancora lì. Ormai è un disco rotto: in maniera puntuale ripete cose che poi non vengono mai attuate e così è stato nel suo decennio di governo della regione. De Luca non si affanni più di tanto, il suo futuro sarà lontano da Palazzo Santa Lucia”

Bilancio di fine anno / Le classifiche che De Luca non conosce o finge di ignorare

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L’EDITORIALE di ANTONIO ARRICALE – Napoli al primo posto, davanti a Roma e Milano. Segue Caserta al quarto posto davanti a Brescia; quindi Palermo al sesto posto e Salerno al settimo, prima di Bari, Catania e Torino, che chiude la classifica delle top ten, e si trova ad appena un posto avanti a Reggio Calabria, che comunque sta avanti a Padova, Bergamo, Bologna, Venezia, Reggio Emilia, e via a seguire. Ad ogni modo, le cinque province della Campania sono tra le prime 44 posizioni.

Ovviamente, non si tratta della classifica delle città dove si vive meglio, né della classifica della ricchezza redatta ogni fine anno da importanti testate giornalistiche del settore economico, anche se – con riferimento all’imprenditorialità e, in un qualche modo, all’opulenza – qualcosa pure c’entra.  

Certo, c’è da strabuzzare gli occhi vedendo accostate, sulle punte delle prime tre dita della mano, la capitale del Mezzogiorno, Napoli, quella dell’economia, Milano, e la capitale politica, Roma. E fa sicuramente specie vedere ricompresa sulle altre due dita della mano la Leonessa d’Italia e la città della Reggia borbonica.

La classifica di cui si è detto, però, è quella relativa alla stima delle imprese presenti sul territorio e che sono potenzialmente connesse a contesti di criminalità organizzata. In altri termini, è la classifica delle città che presentano – con il rischio infiltrazione – il maggior numero di aziende mafiose.

La fonte della classifica – sgombriamo il campo da possibili equivoci – è del Centro studi della Cgia di Mestre. Come dire, un’associazione del profondo nord, dunque al di sopra di ogni sospetto. La classifica, peraltro, parte da un presupposto inquietante. E, cioè, se considerate come un “unicum”, con 40 miliardi di euro l’anno (l’equivalente di due punti di Pil) le attività ascrivibili a Camorra, Cosa nostra, Ndrangheta, Sacra corona Unita, Mafia nigeriana e organizzazioni criminali provenienti dall’Europa dell’est rappresentano la quarta industria del Paese. Si contendono, cioè, il fatturato con colossi come Eni (93,7 miliardi di euro), Enel (92,9 mld) e Gestore dei Servizi Energetici (55,1 mld). Di più, il giro di affari di queste mafie appare finanche sottostimato, dal momento che non è possibile misurare precisamente i proventi riconducibili all’infiltrazione di queste realtà nell’economia legale.

Da questa classifica si possono dedurre almeno due considerazioni. La prima: le mafie saranno anche un pernicioso fenomeno del Sud, ma è al Nord che trovano il terreno fertile per infiltrarsi e prosperare nell’economia legale. La seconda: il fatto di ritrovarsi in classifica vicino sia Milano che le città più ricche del Settentrione, non significa che il Sud benefici di questa ricchezza. Anzi. Gli effetti delle economie mafiose, infatti, sono diametralmente opposte al di qua del Garigliano. Qui, infatti, succhiano soprattutto linfa vitale dalla spesa pubblica, magari la stessa di cui mena vanto il governatore Vincenzo De Luca nella conferenza stampa di fine anno, e finiscono coll’immiserire e affossare ulteriormente quel poco di tessuto produttivo sano che ancora resiste.

Qualcuno, allora, lo ricordi allo Sceriffo: la differenza non la fa la quantità della spesa, che – come egli dice – da parte della Regione e della sua gestione è stata tanta, ma dalla qualità dell’erogazione dei corrispondenti servizi. Che, come tutti sanno, è stata poca. Anzi, inesistente.

Conclusa l’autopsia, Capuano ucciso con tre colpi alla testa

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NAPOLI/SUZZARA – Ucciso con tre colpi esplosi a bruciapelo, e in rapida successione, tutti alla testa l’antivigilia di Natale. Così è stato assassinato Francesco Capuano, 79 anni, nel garage della sua abitazione a Suzzara.

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Dolce Vita, La Procura chiude le indagini per l’ex sindaco Festa e altre venticinque persone

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AVELLINO – La Procura di Avellino ha chiuso le indagini dell’inchiesta ‘Dolce Vita’. Gli avvisi sono stati notificati dai carabinieri del Comando provinciale dei Carabinieri ai 26 indagati.

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Vende coca nel suo locale nel centro di Avellino, arrestato il titolare

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AVELLINO – Titolare di un un noto locale del centro di Avellino spacciava cocaina. Gli agenti della squadra Mobile avevano da tempo notato un movimento sospetto nei pressi del suo locale.

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Calcio: Napoli; Politano influenzato, non si allena

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Probabili formazioni di Napoli-Venezia.
Napoli (4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 33 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 17 Olivera; 8 McTominay, 68 Lobotka, 99 Anguissa; 7 Neres, 9 Lukaku, 77 Kvaratskhelia. (25 Caprile, 14 Contini, 30 Mazzocchi, 16 Rafa Marin, 11 Gilmour, 37 Spinazzola, 26 Ngonge, 90 Folorunsho, 23 Zerbin, 21 Politano, 18 Simeone, 81 Raspadori).
All.: Conte.

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Eventi in provincia di Caserta, doppio concerto della cantante neomelodica Giusy Attanasio

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MADDALONI – Solo il tempo inclemente può fermare i tantissimi eventi previsti per questo periodo natalizio. Terra di lavoro diventa un palcoscenico della musica partenopea, all’ aperto, con una serie di eventi gratuiti che celebrano la tradizione e il talento locale.

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Calcio / Fine anno coi botti: con la sfida scudetto di Lazio-Atalanta, Napoli sogna il sorpasso

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Mentre la Ligue1 si ferma fino al 3 gennaio, la Bundesliga e la Liga fino al 10, la serie A imita la Premier e inonda di match clou le festività degli italiani.

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