Crisi e Covid: rabbia e mobilitazione dei lavoratori
I leader della Cgil Landini, Luigi Sbarra per la Cisl e Pierpaolo Bombardieri per la Uil, hanno richiesto a gran voce un piano per utilizzare i miliardi in arrivo dall’Europa così come sulle riforme, dal fisco alle priorità per l’emergenza lavoro: ammortizzatori sociali e politiche attive.
“Non si cambia il Paese senza il coinvolgimento del mondo del lavoro“, avverte Landini, aggiug dal Governo “ci aspettiamo finalmente delle risposte concrete, vogliamo batterci per questi obiettivi”. Il segretario generale della Cgil parla dalla Ast di Terni, simbolo “dell’unità dei lavoratori e di una città” per difendere l’acciaieria e avverte “sono i lavoratori ad aver permesso di poter oggi ragionare, nel Paese, sull’uscita dalla pandemia. Non sarebbe stato possibile senza il lavoro, anche quello più umile. E con tutto quello che hanno fatto adesso possono essere licenziati? Non funziona così”.
Dai tre luoghi simbolo scelti per le manifestazioni unitarie i leader dei sindacati confederali avvertono: i lavoratori hanno salvato il Paese, non è il momento di sbloccare i licenziamenti impediti dalle misure di emergenza per la crisi innescata dalla pandemia